Nel primo istante della morte l’anima del fondatore di Mediaset si è trovata dinanzi al tribunale di Gesù Cristo per ricevere l’inappellabile sentenza eterna. Ovviamente io non conosco quale sia stato il giudizio del Redentore Divino, ma spero tanto che Berlusconi prima di spirare abbia chiesto perdono a Dio per tutti quei programmi televisivi contrari alla morale cattolica che ha mandato in onda sulle sue reti tv. Chissà quante anime stanno bruciando all’inferno a causa di quelle trasmissioni!
Berlusconi, quando nel 2011 è stato ammazzato il suo amico libico, il Colonnello Gheddafi, commentò laconicamente: "Sic transit gloria mundi", ossia “Così passa la gloria di questo mondo”. Questa famosa frase dovrebbe indurre ciascuno di noi a riflettere sulla vanità delle gioie mondane che passano in fretta e nell’ora della morte svaniscono come neve al sole. Su questa Terra tutto è vanità delle vanità fuorché amare e servire il Signore Dio nostro, come insegna “L’imitazione di Cristo”, intramontabile gioiello di spiritualità cristiana.
Dunque ieri è terminata la prova terrena di Silvio Berlusconi, la sua anima è entrata nell’eternità, nella quale non ha potuto portare con sé nulla di tutto ciò che possedeva di materiale. Non conoscendo quale sia stata la sentenza di Gesù buono, prego per la sua anima, qualora eventualmente si trovi tra le fiamme del purgatorio. Anche se non approvavo molte delle cose che il Cavaliere compiva quando era in vita, gli ero grato per aver impedito nel 1994 che il PDS, il partito postcomunista guidato da Achille Occhetto, vincesse le elezioni.