La confessione degli uomini è quella che i sacerdoti devono favorire di più, poichè gli uomini oltre ad essere di solito molto occupati, sono quasi sempre poco disposti ad attendere. Altrimenti si corre anche il pericolo di fare nascere in loro l'impressione che il prete sia pronto e pieno di premura solo con le donne, confermando così qualche pregiudizio già diffuso al riguardo. (...)
Come di solito essi usano preferire la franchezza e la brevità nell’accusa, così non piace loro di essere interrogati e trattenuti a lungo in ginocchio nel confessionale, ciò che non impedisce tuttavia che si rivolgano loro le domande necessarie e gli schiarimenti. (...)
Infine, non è bene mandarli via senza una parola d’incoraggiamento e di orientamento, limitandosi il confessore ad ascoltare e ad assolvere, ma si dica sempre una buona ed opportuna parola.
Una penitenza ragionevole non li infastidisce, ma se è straordinariamente lunga, non sempre sarà ben accetta. Più importante sarà eccitarli a pentimento per mezzo di ragioni oggettive, elevandoli al soprannaturale.
[Brano tratto da "Compendio di Teologia Pastorale", del Cardinale Jaime de Barros Câmara, pubblicato negli anni cinquanta dalla Libreria Editrice dell'Università Gregoriana].