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mercoledì 7 giugno 2023

Oggi si parla raramente dei novissimi

Una delle innumerevoli macerie spirituali causate dalla "rivoluzione culturale" modernista è la quasi scomparsa delle prediche sui novissimi. Si sente parlare spesso di temi sociali, ma raramente del tema della salvezza eterna dell'anima, che è la cosa più importante. "Porro unum est necessarium" (Lc 10,42). Tempo fa ho discusso di questo e di altri argomenti con Maristella, che ringrazio di cuore per la sua fraterna amicizia spirituale.


- Sant'Alfonso Maria de Liguori nelle sue prediche parlava spesso dei "novissimi" (morte, giudizio, inferno, paradiso). Oggi invece è raro sentirne parlare. Lo hai notato pure tu?

- Quando ero una ragazzina me ne aveva parlato una mia compagna di scuola, una suora domenicana, spiegandomi i “Novissimi” ossia le cose ultime che accadono quando la vita finisce. Quando muore qualcuno, io in famiglia, con delicatezza ne parlo, invito sempre alla preghiera per le anime dei defunti. Mi si stringe il cuore pensando che tanti non sanno queste cose, non ci pensano e io temo per la loro vita eterna. “Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna” (Giovanni 6,68). 

- Tempo fa mi hai confidato che desideri morire per andare in Cielo ad amare Dio per tutta l'eternità. Anche San Paolo, Santa Teresa, Sant'Alfonso e altri santi desideravano morire per andare a vivere con Cristo, senza timore di poterlo perdere col peccato mortale. Ogni persona saggia dovrebbe desiderare di poter unirsi presto alla Santissima Trinità, fine ultimo della nostra esistenza. Quando vivevi in maniera mondana pensavi al giorno della morte?

-  Quando vivevo in modo mondano vedevo un Dio lontano e indifferente e il mondo governato da un destino cieco e crudele. Così consideravo la morte una specie di liberazione da un’esistenza disperata, che io nascondevo bene sotto un aspetto allegro. Ridevo e scherzavo, ed ero mortalmente ferita. Il Signore mi ha lavata e curata: nessuno mi ama tanto quanto Lui. Ora desidero solo ricambiare, come posso, il Suo sconfinato amore. Vivendo e morendo per Lui.

- La vigilia di Pentecoste del 2016 la nostra fraterna amicizia spirituale si è ulteriormente rafforzata con un patto di mutuo soccorso: entrambi ci siamo accordati che, a Dio piacendo, il primo di noi due che morirà, se si salverà l'anima dovrà impegnarsi, dal Purgatorio o dal Paradiso, a pregare intensamente il Signore affinché anche l'altro che è rimasto in questa valle di lacrime si salvi l'anima. Sono molto contento del nostro "Patto di Pentecoste" che rafforza tra di noi i vincoli di fraterna carità. Pensi che potremmo coinvolgere anche altre persone in questa sorta di "alleanza spirituale"?

- L’alleanza spirituale tra di noi cattolici militanti è fondamentale in questi tempi torbidi e confusi. La preghiera è indispensabile nella vita di Fede; Gesù stesso ce la raccomanda "Pregate sempre, senza stancarvi mai" (Luca 18,1). Sarebbe meraviglioso estendere ad altri fratelli e sorelle questa iniziativa. Ringrazio sempre il Signore che mi dona amicizie fraterne spirituali.

- Oltre ad essere sposa e madre sei anche una lavoratrice subordinata. È molto faticoso riuscire a conciliare il tuo lavoro in ufficio coi lavori casalinghi e la cura della famiglia?

- In tutta sincerità posso dire che, da quando ho imparato a offrire tutto al Signore e alla Vergine Maria, nulla mi costa più fatica. Offro il mio quotidiano lavoro, le relazioni con i colleghi, i viaggi con gli autobus, le piccole incombenze di casa… tutti i fastidi e i sorrisi della mia semplice esistenza quotidiana. In famiglia poi posso contare sull’aiuto del marito e della figlia. Da quando cerco di vivere nella Presenza del Signore sono tranquilla e serena. “Mia forza e mio canto è il Signore” (Salmo 117).
 
- Sin da ragazza hai praticato diversi sport. Il grande Papa Pio XII insegna che lo sport, oltre a temprare e fortificare i corpi, può servire ad educare l'anima e a spronarla alle battaglie dell'agone spirituale. Ti affascina questa visione spirituale dello sport?

- Ho sempre amato i passi in cui l’apostolo Paolo ci incoraggia a fare il bene usando parole che richiamano lo sport: “Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio il pugilato, ma non come chi batte l'aria” (1 Corinzi 9, 26). Nei ritmi frenetici della nostra vita quotidiana dedicarsi a un’attività sportiva ci aiuta a mantenere la salute e l’armonia del corpo. Aiuta molto anche l’anima praticare le virtù come la pazienza, la perseveranza, la temperanza anche in questo campo. Anche nello sport noi cattolici possiamo testimoniare l’incontro meraviglioso che ha illuminato la nostra vita!

- Capita spesso di venire traditi da persone che vivono lontano da Dio. Hai mai subìto dei voltafaccia anche da parte di persone che sembravano essere molto praticanti?

- Sì ho fatto anche questa esperienza, molto dolorosa. Ho pregato e Dio mi ha aiutata a capire che non dovevo chiudermi nel rancore e nel risentimento ma accompagnare queste persone dilatando il mio cuore e pregando per loro. Ogni sera prima di dormire recito il Rosario, in un dolcissimo dialogo con il Sacro Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria: porto con me tutti, amici, nemici ed ex amici… li ringrazio per avere percorso con me un tratto di cammino sulla strada della vita. Forse le nostre strade si incontreranno ancora, oppure si allontaneranno definitivamente. “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il nome del Signore!” (Giobbe 1,21).

- Come vivi le tue vacanze estive: in maniera pagana dedicandoti ai divertimenti mondani, oppure in maniera cristiana andando in posti che facilitano un maggiore raccoglimento interiore e il dialogo con Dio?

- Un tempo amavo il mare in estate. Ora mi piace guardarlo in inverno, quando le spiagge sono vuote e deserte. Adesso in estate trascorro le mie vacanze in montagna, cercando angoli tranquilli e appartati. Amo il silenzio, la pace, il vento che sussurra nelle pinete, le nubi. Mi raccolgo in preghiera e in meditazione. Soprattutto amo contemplare il cielo stellato. Leggere, pregare, meditare e… camminare. Un ottimo riposo per il corpo e per lo spirito.

- Ti piacerebbe fare un ritiro spirituale in un convento fervoroso e osservante?

- Vorrei proprio fare questa esperienza! Spero di riuscire a organizzarmi entro quest’anno. Pregare, pregare tanto mi sembra una prospettiva meravigliosa. Un modo per ringraziare il Salvatore divino e stare tanto con Lui. Io appena posso mi rifugio in Chiesa e sto lì a lasciarmi accarezzare dalla Sua misericordia… il tempo vola mentre sto con Lui.





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