Ripubblico un vecchio messaggio che anni fa mi scrisse una lettrice della Venezia Giulia.
Caro D., io sto bene. Sto cercando di vivere questo periodo in ascolto, trascurando tutto il resto. Ammetto che sono triste perché vedo attorno a me persone che perdono la fede senza grandi scrupoli, come se il Signore fosse solo Misericordia e non Giustizia divina, come se si potesse prendersi gioco di Gesù tanto è buono. (…) Seguo sempre il tuo blog e ti penso ogni giorno, non prego per te, quasi mai. Il male che c'è intorno a me, in famiglia e al lavoro mi impegna molto in termini di preghiera e quando penso che ora devo dedicare del tempo a te credo, sbagliando, che non ne hai bisogno. Ma non credere che non ti voglia più bene. Io ti voglio sempre tanto bene e il posto che occupi nel mio cuore oramai è tuo, tu sei in me e sono in pace quando ogni giorno mi ricordo che quello spazio è tuo e ti porto con me ovunque io vada. Sei piacevolmente e sorprendentemente indelebile. Ti ringrazio per tutto ciò che fai per me, non ti sarò mai sufficientemente grata. Ma lo vorrei, vorrei esprimerti la mia gratitudine. Ti voglio bene…
Carissima in Cristo,
tutti quanti hanno bisogno di preghiere: i cattivi affinché si convertano, i tiepidi affinché diventino fervorosi, i buoni affinché diventino ancora più santi e non tradiscano mai il Signore. La storia insegna che ci sono state tante persone che per un certo periodo di tempo si sono comportate bene, ma poi hanno fatto “naufragio”. Salomone è stato uno dei re più sapienti di tutti i tempi e per anni governò con saggezza il Regno di Israele, ma poi cadde nell’idolatria. Tertulliano fu un abile scrittore cristiano che scrisse interessanti opere di apologetica, ma poi cadde nell’eresia montanista. Sant’Alfonso Maria de Liguori racconta diverse apparizioni di anime dannate che in vita sembravano sante e che invece sono andate all’inferno. Pertanto, anche se una persona ti sembra vivere in maniera coerente col Vangelo, anche lei ha bisogno di preghiere affinché possa rimanere fedele a Cristo sino alla morte. Io prego spesso per te nella speranza che il Signore ti conceda la grande gioia di morire in stato di grazia (quando Lui vorrà). Inoltre chiedo a Dio di darti la forza di praticare con fervore le virtù cristiane, affinché tu possa meritare tanti gradi di gloria per il Cielo e gioire maggiormente della visione beatifica del Signore se ti salverai l’anima e andrai in Paradiso. Insomma voglio che tu possa diventare santa per la maggior gloria di Dio. Dopo la tua conversione hai cambiato radicalmente stile di vita, pertanto penso che se ti salverai l’anima sarai uno dei trofei più belli dell’infinita misericordia della Santissima Trinità.
Coloro che amano Gesù Cristo hanno il cuore in lacrime nel constatare che nella nostra società tante persone vivono come se Dio non ci fosse. Anche i santi piangevano al pensiero che molta gente non ama il Signore. Ciò provoca tristezza, ma dobbiamo cercare di sfruttare questo stato d’animo lacrimevole per stringerci maggiormente a Gesù buono e consolarlo col nostro amore. Se invece ci lasciamo prendere dalla rabbia diventa difficile conservare la pace interiore e praticare la vita devota con dolcezza, come voleva San Francesco di Sales.
Rinnovandoti la mia gratitudine per il tuo ordinato affetto verso di me, ti porgo i miei più cordiali e fraterni saluti in Cordibus Jesu et Mariae.
Cordialiter