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giovedì 22 agosto 2024

La "questione sociale" tra i tradizionalisti

Ripubblico alcuni brani di una lettera di un gentile lettore...


Caro D.,
               ti avevo scritto qualche mese fa e ti riscrivo con piacere. Volevo dirti che apprezzo tantissimo il lavoro che stai facendo [...]. Quello che sto apprezzando tantissimo è che sul blog Cordialiter stai "ammonendo" i tradizionalisti da fariseismo e mancanza di carità. Io amo la Messa Tridentina ma rimango dispiaciuto dal vedere come molti "confratelli" nella Tradizione siano mormoratori ostinati. Come possiamo far sentire il soave canto della Tradizione a tanti giovani, a tante persone che si convertono, se è surclassato dal brusio delle maldicenze, delle opinioni personali, delle rivalità settarie e dai litigi?

La Tradizione (e anche gli esercizi ignaziani) mi hanno insegnato quanto è bello il silenzio... dovremmo farci apostoli del silenzio... e invece...

Ti chiedo quindi di continuare in questa meravigliosa opera di sana autocritica che tanti frutti produrrà:)

L'altra cosa che apprezzo è lo spirito "sociale". Se noi cattolici tralasciamo la carità anche materiale e la critica delle strutture di peccato, diamo i poveri e i lavoratori in pasto a comunisti et similia. E invece dovremmo avere il coraggio di predicare ai ricchi. Non criticandoli come fanno i teologi della liberazione, ma cercando di convertire le loro anime e combattere il piano diabolico di lotta fra le classi. Quanti potenti e ricchi vanno all'inferno e con quali pene! Penso che i ricchi hanno ancor più bisogno di conversione dei poveri, perché rovinando se stessi trascinano in rovina molti.

In Corde Virginis Matris,

(lettera firmata)


Carissimo in Cristo, 
                                     mi fa piacere sapere che sei d'accordo con me su molte cose.

Circa la “questione sociale”, sono convinto che non dobbiamo lasciare i poveri nelle mani dei comunisti. Però, non dobbiamo nemmeno abbandonare a se stessi i ricchi, anche perché costoro hanno molto potere e, quando uno di loro si converte, può fare un sacco di bene, ad esempio finanziando i seminari e le comunità religiose fedeli alla Tradizione Cattolica. Insomma, dobbiamo "avanzare su tutti i fronti", cioè fare apostolato a vantaggio di tutti: poveri, benestanti, giovani, anziani, europei, americani, africani, e tutti gli altri abitanti della Terra. Il Redentore Divino si immolò sulla croce del Golgota per amore di ogni singola anima. Ah, quanto gli costò l'averci amato!

Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali e fraterni saluti in Gesù e Maria.

Cordialiter