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sabato 11 gennaio 2025

Un prete eroico

[Brano tratto da “Tesoro di racconti istruttivi ed edificanti”, di Don Antonio Zaccaria, Tipografia Pontificia Mareggiani, 1887].


Un buon curato, il quale prima era stato soldato, dopo di aver fatto sacrifici d'ogni sorta pel bene dei suoi parrocchiani, e sostenuto gravi fatiche, si trovavain letto infermo, e si può dire quasi agli ultimi della vita. Ma anche un sacrificio gli era riserbato di fare prima di morire, e con uno sforzo supremo lo volle fare. Una persona entra nella sua camera, gli si accosta al letto e gli dice: - Oh! signor curato, siamo in un brutto impiccio. Il tale .... che voi ben conoscete, è stato colpito da una terribile malattia; egli muore, e rifiuta di ricevere un sacerdote! - Che disgrazia! rispose il buon curato. Se non fossi moribondo, proverei io: forse mi riceverebbe. - Sì, voi riuscirete, ma ohimè! ... e la persona non terminò la frase. Una sublime ispirazione colpì il sacerdote, che sollevandosi e giungendo le mani esclamò: - O mio Dio! sorreggetemi ancora per brevi istanti! Seguì un momento di silenzio, ma d'intensa preghiera. - Aiutatemi a vestirmi! disse a coloro che gli stavano d'intorno. Presi da timore, nessuno si moveva. Tutti credevano che egli delirasse. - Aiutatemi a vestirmi! ripeté, e questa volta con irresistibile autorità. Tutta la vita che gli rimaneva sembrava essersi concentrata nella sua indomita volontà. Egli stese le mani, ed i circostanti obbedendo in profondo silenzio lo vestirono. - Ora, disse il prete, portatemi dall'ammalato. Morirà per via! bisbigliavano fra loro gli astanti, ma egli non ascoltava, assorto com'era in un sol desiderio eroico: la salvezza di un'anima. Diede perfino gli ordini opportuni affinché gli fosse portato tutto l'occorrente per amministrare gli ultimi Sacramenti. - Andiamo! disse quando tutto fu pronto: non abbiamo un minuto da perdere. Con indescrivibile emozione, diversi uomini si fecero avanti: sollevarono il suo corpo morente, nel quale però l'anima regnava sovrana. Durante il tragitto, non si lasciò sfuggire un sospiro, benché ad ogni passo gli prendesse intenso dolore. Pregando ancora a testa china, egli giunse al capezzale dell'altro morente. - Amico, gli disse, con debolissima voce, stiamo ambedue per comparire innanzi a Dio, non perdiamo questi momenti preziosi: io sono venuto per assistervi, per darvi l'aiuto di cui tutti abbisogniamo all'ultima ora. L'ammalato, sopraffatto dall'emozione, emise un grido, ed afferrata la mano del suo parroco, con grande affetto, la portò alle labbra. - Amico mio, continuò il curato, il tempo stringe, non ricuserete certamente di confessarvi?Vinto da tanta carità e da tanta fede, il malato proruppe in lagrime e disse: Oh! sì, mi confesserò a voi. Un sorriso celeste sfiorò le labbra del parroco; egli fece un cenno, e gli astanti si ritirarono. Poco dopo, il ministro di Dio con uno sforzo supremo alzò la voce per pronunziare la assoluzione, la quale scese come rugiada su quell'anima infondendole nuova vita. - L'Olio Santo! esclamò il sacerdote, e poi pregò gli assistenti di tenergli il braccio, e di guidargli la mano. Così fatto, e al suo tocco e per l'efficacia del Sacramento il malato sembrò riaversi. Quando l'opera fu compiuta, il sacerdote piegò il capo sull'infermo che aveva unto, e gli sussurrò con un sospiro di soddisfazione: Arrivederci, amico mio. Conducetemi a casa, soggiunse debolmente, e poi, un po' più forte; Nunc dimittis servum tuum, Domine, secundum verbum tuum in pace. Quindi la sua testa cadde, le sue braccia si abbandonarono inanimate, gli occhi si chiusero, e se non fosse stato che le sue labbra si movevano, mentre pregava, chi lo assisteva lo avrebbe creduto morto; pian piano lo posero sul letto, e indi a poco spirò. Tutti questi dettagli sono esattissimi, scrive l'egregio giornale irlandese Irish Catholic, e sono stati confermati dallo stesso infermo, oggetto di sì eroica abnegazione da parte del buon prete, e che cominciò a rimettersi dal momento ch'ebbe l'estrema unzione. Allorché gli si diceva che doveva esser pieno di fede, avendo ricevuto una grazia sì segnalata, rispondeva: Io morirei per la mia fede; devo raggiungere il mio buon curato.