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lunedì 6 gennaio 2025

Un vero soldato di Gesù Cristo

[Brano tratto da “Tesoro di racconti istruttivi ed edificanti”, di Don Antonio Zaccaria, Tipografia Pontificia Mareggiani, 1887].


Pochi anni or sono, un soldato, dopo le fatiche del giorno, rientrato cogli altri nella caserma e venuto il momento del riposo, s'accosta al letto, s'inginocchia, e si mette a recitare, come usò sempre, le sue orazioni. A quella vista si leva un bisbiglio, un tumulto e poi un forte gridare: - Dalli al bigotto, al bacchettone, al gesuita: dalli, dalli! - e volano da cento parti del camerone addosso al malcapitato coscritto, berretti, scarpe e képi a guisa di gragnuola. Il soldato, come non fosse fatto suo, continua la sua preghiera, e non si leva prima di averla finita. Rizzato dice: «Tutto il giorno ho servito da militare, ora io pregavo perché sono cristiano». La sera dopo i compagni stavano all'erta per vedere come l'amico avesse imparata la lezione, e l'amico si segna, s'inginocchia e prega. Allora incomincia il baccano della sera innanzi: chi fischia, chi urla, chi ride, e il novello soldato non se ne dà per inteso. Levatosi da terra ripete: «Tutto il giorno ho servito da militare, ora che sono libero, servo Dio pregando da cristiano». La terza sera quando egli si mise in ginocchio, si levò qua e là qualche rumore, ma in paragone delle prime sere fu un nulla. Ed egli levatosi dice: «Che cosa dolce dopo aver servito tutto il giorno da militare, servire Dio coll'adorarlo e ringraziarlo da cristiano!». La quarta e la quinta sera appena si udì qualche voce. Alla sesta un camerata, vedutolo di nuovo in ginocchio, gridò ai vicini: «Perdinci! il nostro novello compagno d’arme regge al fuoco: egli è un bravo!». - «È bravo davvero, risposero molti, poiché egli adempie il primo dovere del cristiano, che è di servire, adorare e lodare Iddio». E d'allora in poi il coscritto ebbe la stima e il rispetto di tutti. Impariamo da questo soldato a vincere il rispetto umano, e persuadiamoci che la preghiera è il primo bisogno del cuor dell'uomo.