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lunedì 17 febbraio 2025

Convertita grazie alla "Messa in latino"

Spesso, non sempre, la Messa "novus ordo" viene celebrata strapazzandola con vari abusi liturgici e con dei canti inadatti a un rito sacro. Invece la Messa tridentina in genere viene celebrata con sacralità e devozione attraendo le anime a Dio. A tal proposito pubblico l'intervista che mi ha rilasciato una lettrice del blog, la quale mi ha confidato che la Messa tridentina è stata determinante per la sua conversione a Dio.


- So che sei una convertita. Come è avvenuta la tua conversione a Dio?

- Diciamo che all'inizio, nel 2019 , avevo iniziato a capire che la Chiesa era l'unica cosa che poteva frenare le derive della società, iniziavo ad accettare che fosse necessaria la sua presenza nella società ma solo perché l'umanità non era in grado di gestirsi da sé in quanto non matura spiritualmente. Ma non riuscivo a crederci veramente in quanto avevo una visione totalmente gnostica. Potevo accettare Gesù come saggio e illuminato ma non come figlio di Dio, e soprattutto odiavo la Chiesa nella sua struttura e gerarchia, la trovavo un'istituzione fatta per controllare la gente, la tomba della vera spiritualità e disprezzavo i sacerdoti. Poi nel Marzo 2020 accadde una cosa, ma non posso raccontarla. Capii che dovevo convertirmi e che Gesù era la Via. Dopo qualche mese provai ad andare a Messa (Novus) ma né uscii delusa, con un senso di vuoto. Allora chiesi ad una persona di portarmi ad una di quelle "Messe un latino" di cui mi parlava. Andai con lui e fu l'inizio della rinascita. Una vera sindrome di Stendhal. Mi dissi "ecco cosa avevo cercato per tutta la vita". E iniziai il mio percorso nella tradizione.

- Tra i libri spirituali ce ne sono alcuni che hanno contribuito in modo particolare alla tua conversione?

- Hanno contribuito non tanto alla mia conversione quanto all'approfondimento della spiritualità, il "Trattato della Vera Devozione a Maria", "Il Mio Ideale - Gesù Figlio di Maria" di Neubert, "Imitazione di Cristo", e ha avuto un impatto importantissimo "The Ways of Mental Prayer" (le Vie dell'orazione mentale) di Lehodey. Ritengo quest'ultima una perla di enorme valore e vorrei fosse tradotto in italiano.

- Perché ti piace tanto la liturgia antica?

- Perché è estremamente Teocentrica, tutto sparisce e c'è solo Dio. La passione di Gesù diventa realtà vissuta dal vivo in ogni Messa. Ed è un rito che pian piano ti cambia, ti porta grazia, non te ne accorgi ma poi ti guardi indietro e ti trovi cambiato.

- Quanto è importante per te la devozione alla Beata Vergine Maria?

- È essenziale. Ho approfondito la Devozione a Maria con la Consacrazione a Lei attraverso i testi del Montfort, di Neubert e dell'Academy of the Immaculate ("Preparation for total consecration to the Immaculate" according to Saint Maxilimian M. Kolbe). Ogni anno rinnovo la consacrazione e devo dire che Maria è maestra, madre, guida, oltre che padrona, che plasma l'anima di chi si sottomette a Lei con amore. Non c'è nulla di potente come l'azione di Maria nel portarci a Suo Figlio. E lo fa con una saggezza... sa plasmarci come noi non potremmo mai.

- Dopo la tua conversione hai ricevuto delle critiche dai tuoi conoscenti che hanno una mentalità mondana?

- Fu ancora molto dura... perché chi prima mi apprezzava per la mia "spiritualità" all'improvviso iniziò a disprezzarmi. Ho visto il mondo girarmi le spalle. Ho iniziato a vedere quel ghigno di disprezzo in molte persone a me vicine. È una cosa strana... non mi ero resa conto di come il mondo sia diventato nemico della Verità e di Dio, anche tra chi dice di credere e va a Messa la domenica (Novus). Inoltre mi rendo conto che vivere da Cristiana in questo mondo fatto per evitare in ogni modo il contatto dell'uomo con Dio è complicato. Richiede sacrificio. Soprattutto nei viaggi di lavoro in cui devo dormire pochissime ore perché mi devo alzare ad orari assurdi, praticamente quando è ancora notte, per dire tutte le preghiere del giorno e fare la meditazione, perché poi so che fino a sera tardi non avrò più un momento da sola. Si torna dalle trasferte distrutti ma lo si fa volentieri per Dio e per non darla vinta al mondo che vuole escludere Dio dalla nostra vita.