In un Collegio diretto dalle Figlie della Carità, era entrata una donzella, figlia di un generale, per perfezionarsi nello studio e ricevere la patente di maestra. Ella aveva tutte le più belle qualità naturali, ma era senza religione. Le monache avvistesi di ciò avrebbero voluto mandarla via dall'istituto, anche perché non guastasse le altre, ma pensando che in mezzo al mondo avrebbe fatto naufragio, pazientarono fino al momento che come di solito venivano dati i Ss. Esercizi nel collegio, sperando che avesse a convertirsi. Venuto quel momento ella cominciò a deridere gli Esercizi e le compagne che volevano farli. Fu costretta ad intervenire alle prediche, ma non istava quieta un momento, aveva sempre gli occhi attorno, e vedendo le compagne raccolte più del solito, le beffeggiava. Così fece il primo giorno, così il secondo, nel terzo dì il Missionario stava predicando la morte, e questa giovane sia per la stanchezza di far la distratta, sia per curiosità, cominciò a stare attenta alla predica. Dio le toccò il cuore. Uscì di chiesa a testa bassa e non l'alzò più fin che non furono compiuti gli Esercizi, fece la sua confessione generale con abbondanti lagrime, cominciò una vita novella cosicché divenne l'esempio del Collegio. Ricevuta la patente di maestra, memore dei pericoli incontrati nel mondo, domandò di farsi religiosa in un Convento dove si facesse molta penitenza. Il suo direttore spirituale scrisse alle Maddelene di Torino facendo la domanda che venisse là accettata, e fu esaudita. Arrivata a Torino, quando le Maddalene videro questa giovane così nobile, così delicata, non volevano più riceverla, dicendo che sarebbe impossibile che avesse a sostenere le loro penitenze. Ma la giovane rispose che anzi per far penitenza veniva in questo ritiro, pregò, scongiurò di essere accettata almeno in prova. Così venne fatto. Nel Noviziato ella fu l'edificazione di tutto il Convento, e si diceva di non aver mai veduta una novizia più fervorosa. Si compiva frattanto un anno, e Dio la chiamava agli estremi gaudi del Paradiso dopo una morte veramente da Santa. Qual fu la causa della salute di quell'anima? I santi Esercizi e la parola di Dio.