Mentre il P. Barri della Compagnia di Gesù scriveva un libro per pubblicare le grazie straordinarie ottenute per intercessione di S. Giuseppe, una persona che non volle si pubblicasse il suo nome, gli scrisse la seguente lettera: Ho saputo che voi raccogliete esempi di grazie ottenute dalla intercessione di S. Giuseppe: la riconoscenza mi obbliga a riferirne una grandissima ricevuta dall'intercessione del caro Santo. Negli anni miei giovanili mi ero consacrato a Dio offrendogli con voto la purezza del mio cuore. Un giorno ebbi la disgrazia di offendere il mio voto. La vergogna del mio peccato mi tolse il coraggio di confessarlo, ed incominciai una catena di sacrilegi con i quali il demonio mi tenne per alcun tempo legato. D'allora non ebbi più pace né giorno né notte. Detestavo la mia mancanza di coraggio; eppure non sapevo determinarmi a confessarmi bene. In tali angustie mi venne in mente di ricorrere per aiuto a S. Giuseppe. Lo pregai di volermi ottenere la grazia con la sua intercessione, e S. Giuseppe mi esaudì prontamente. Spero di aver fatto una buona confessione, perché da quel giorno che ai piedi del Ministro di Dio, sinceramente pentito, confessai la mia colpa e tutte le altre che eran venute in seguito, il Signore riempì il mio cuore di pace e di santa gioia, la quale più non mi abbandonò. Riconoscente a S. Giuseppe per questo grande favore, mi sono posto al collo una medaglia di questo Santo, la quale porterò con me nel sepolcro. Dal giorno della mia confessione ho vinto tutte le tentazioni cattive, ed ho ricevuto da S. Giuseppe tante altre grazie e favori.