- Oggi molte persone hanno paura di sentir parlare di matrimonio. Ti è mai capitato che qualche spasimante sia scappato via da te quando gli hai fatto capire che sei interessata solo ed esclusivamente a una relazione sentimentale "seria", cioè con l'intenzione di sposarvi, qualora le cose nel fidanzamento dovessero andare bene?
- Purtroppo sì, seppur nella mia limitata esperienza, ho dovuto constatare che la paura di sposarsi nelle generazioni attuali è assolutamente reale. Io non ho mai avuto un fidanzato e le mie frequentazioni finora si sono sempre interrotte prima di arrivare a parlare di matrimonio, ma, salvo quelli per cui non provavo interesse fin dal principio, ho notato che di solito i ragazzi tendono a sparire quando capiscono che l'altra persona sta cercando una storia seria, nonostante l'iniziale entusiasmo dei primi appuntamenti.
- I tradizionali manuali di Teologia Morale insegnano che tra fidanzati sono lecite solo piccole affettuosità, ad esempio tenersi mano nella mano, abbracci casti, bacetti casti (a bocca chiusa), compiuti con l'intenzione di comunicare il proprio affetto o fomentare l'affetto reciproco, non per provare piacere carnale,il quale è lecito solo agli sposi. Tra i ragazzi che hai valutato per fini sentimentali, ne hai mai trovato qualcuno favorevole a vivere il fidanzamento in castità?
- La risposta a questa domanda è in qualche modo legata alla prima. I ragazzi che finora mi hanno interessato per svariati motivi non ricambiavano il mio sentimento ed anche molti fra loro si sono tirati indietro perché non volevano una storia seria, ragion per cui non sono mai arrivata ad affrontare il tema del fidanzamento cristiano con nessun ragazzo. Inoltre, fin dalle prime conversazioni era emerso che quasi tutti avevano in precedenza già convissuto con la fidanzata o comunque consideravano una cosa normale avere rapporti prima del matrimonio, perciò penso che non sarebbero stati comunque favorevoli a vivere un fidanzamento in castità.
- Le tue amiche cosa pensano del fatto che tu sia "all'antica", cioè favorevole a vivere in castità fino al matrimonio?
Per fortuna però c'è una mia carissima amica che condivide la mia fede e i miei stessi ideali e con lei posso esprimermi liberamente.
- Anche questa è purtroppo un'altra triste realtà dei nostri giorni. Io credo che il calo demografico registrato negli ultimi anni sia la diretta conseguenza di una società ormai lontana dai valori della fede e dove quasi nessuno vuole più impegnarsi seriamente per formare una famiglia.
I ragazzi vengono spesso educati con una cultura esclusivamente materiale per inseguire il successo e la realizzazione economica, come se il lato spirituale non esistesse; di conseguenza anche sposarsi ed avere figli non sono più delle priorità. L'estrema libertà e la scarsa propensione all'impegno dei giovani d'oggi comporta che essi non siano pronti per assumersi tale responsabilità oppure diventeranno genitori in età avanzata: di conseguenza nascono meno bambini, che vengono spesso educati nel modo sbagliato.
- Sì, concordo pienamente con il suo pensiero. Io credo fermamente nella massima evangelica "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te" e penso che l'aborto si adatti tristemente a questo contesto. Sopprimere la vita di innocenti che non possono difendersi è un omicidio ancora più grave, ma purtroppo oggi approvato e legalizzato quasi ovunque. Nessun bambino merita di essere "scartato" in nome della libertà personale ed essa non può esistere laddove si decide per la vita di qualcun altro. Ognuno di noi dovrebbe ripensare al giorno della propria nascita: se anche i nostri genitori avessero deciso di abortire oggi non saremmo qui. Dunque perché dovremmo applicare agli altri qualcosa che non vorremmo fosse fatto a noi stessi o ai nostri figli?