Il Venerabile Don Giuseppe Frassinetti nel suo compendio di Teologia Morale scrisse: “...è da osservare che gli scrupolosi sono da accogliere con molta buona maniera, e si deve mostrare loro costante allegrezza, e confidenza sul buono stato di loro coscienza. Quindi quanto più si trovano angustiati e spaventati per gli interni timori, tanto più il Confessore deve mostrarsi tranquillo e sicuro sul loro conto. E deve esserlo veramente; perché, come dice il P. Godinez della Compagnia di Gesù nella sua aurea Pratica della Teologia mistica: “Tutti questi (gli scrupolosi) son gente da bene, predestinati, perché siccome nel Purgatorio non entrano che i predestinati; così Iddio non dà il Purgatorio degli scrupoli ai reprobi” … Pertanto il Confessore, quando gli si presentino anime di questa fatta, le accolga assai di buon animo e allegramente, come meritano di essere accolte le anime che hanno un segno particolare di predestinazione; anzi non si trattenga dal manifestare alle medesime il giudizio che fa di esse, accertandole che vorrà considerarle come anime per le quali ha un indizio particolare, una speciale ragione per credere che le vedrà un giorno in Paradiso. Ciò gioverà a mitigare loro l'interna pena, e a far loro compiere quei sentimenti di confidenza, dei quali tanto abbisognano.”