Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una libera donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

martedì 15 aprile 2025

Una mamma che voleva dare tutti i suoi gioielli a Don Bosco

[Brano tratto da "Catechismo di San Pio X commentato con fatti, detti, sogni e scritti di San Giovanni Bosco", Volume 2°, Libreria Dottrina Cattolica, 1950].


Un giorno, rientrando nell'Oratorio, Don Bosco vide accanto alla portineria una povera madre che aveva in braccio un fanciullo di circa un anno, così pallido, macilento, immobile e senza voce, che sembrava un cadavere. Egli si fermò, benedisse il piccino e raccomandò alla madre di avere molta fede nella Madonna Ausiliatrice, che Ella avrebbe fatto ciò che l’arte medica non aveva potuto fare; e le disse di recitare per nove giorni tre Pater, Ave e Gloria in onore della Vergine SS. La povera donna, piena di fede, ritornò a casa col fanciullo, promettendo alla Madonna che le farebbe dono di tutto ciò che aveva di più caro tra le sue cose e si accosterebbe ai SS. Sacramenti. Erano trascorsi quindici giorni, quando una domenica si presenta a Don Bosco la stessa donna, avendo in braccio un fanciullo cogli occhi limpidi, vivacissimi, che non poteva star fermo un istante e lo presentò al Santo. Don Bosco non ricordava più la benedizione data quindici giorni prima a quel fanciullo morente. La donna gli ricordò il fatto e gli narrò come il terzo o il quarto giorno della novena imposta il bambino fosse istantaneamente guarito! «Ed ora, continuò, sono venuta a compiere il mio dovere»; e così dicendo trasse fuori una scatola nella quale stavano alcuni ornamenti mulie­bri, d’oro, una collana, un paio di orecchini e un anello. Don Bosco li prese in mano: 

— E questa è la vostra offerta? 

— Sissignore: ho promesso alla Madonna che le avrei donato quelle cose che mi erano più care, e la prego a volerle accettare. 

— Ma ditemi: avete qualche fortuna per campare la vita! 

— Nossignore: viviamo giorno per giorno colla paga di mio marito che lavora alla fabbrica di ghisa. 

— Ma vostro marito sa che avete destinati questi oggetti alla Ma­donna? 

— Sissignore, lo sa, e mi dà licenza ben volentieri. 

— Ditemi ancora: avete messo da parte qualche risparmio? 

— Quale risparmio vuole che facciamo con tre sole lire al giorno? 

— E se vi spogliate di tutto come farete, se vi accadrà qualche di­sgrazia, qualche malattia? 

— In quanto a questo non ci penso. Il Signore provvederà. 

Don Bosco era profondamente commosso: 

— Sentite, facciamo così. La Madonna non vuole da voi tanto sacrifizio. Siccome però è giusto che da parte vostra ci sia un segno sen­sibile di gratitudine, io prenderò solo questo anello. La collana e gli orec­chini riportateli a casa. 

— Oh, questo poi no! Ho promesso tutto e voglio dare tutto . 

— Fate come io vi dico, e basta. 

— Ma la Madonna sarà poi contenta? Non voglio mancarle di parola. 

— Io vi assicuro che la Madonna è contenta: state tranquilla, vi dico; ed io in nome vostro, impiegherò ad onore di Maria la somma equi­valente al valore della collana e degli orecchini. 

— E in coscienza posso permetter questo? 

— Sì, lo potete. La buona donna sembrava ancora indecisa, ma poi concluse: 

— Ebbene: sia così; faccia lei: ma se vuole tutto il mio oro lo pren­da pure. 

Don Bosco replicò la sua proposta in modo risoluto e la donna tutta contenta ritornò a casa. Quanto cuore e quanta fede!