Cara sorella in Cristo,
sono contento che ti piaccia il mio blog "Cordialiter".
Per quanto riguarda le preghiere personali, ognuno è libero di recitarle come preferisce. Alcuni si trovano meglio nel dirle a voce alta, altri (tra cui io) a voce bassa, altri ancora solo mentalmente. Ciò che importa davvero a Dio è che le preghiere vengano dette col cuore.
Per quanto riguarda il voto di castità (da non confondere col voto di verginità), può farlo anche una persona che non è più vergine. Con questo voto si promette a Dio (per il futuro) di astenersi dai piaceri carnali. Ad esempio Alessandra di Rudinì Carlotti, pur essendo stata una delle amanti di Gabriele D'Annunzio, dopo la sua conversione divenne un'esemplare suora di clausura e fece voto di castità. Sono innumerevoli le persone che, pur non essendo vergini, hanno fatto voto di castità (un altro esempio è Santa Giovanna Francesca di Chantal che, pur essendo madre, divenne monaca dopo essere rimasta vedova).
Se il voto di castità viene fatto da una persona sposata, con esso, oltre a non commettere adulterio o altri peccati di lussuria, si impegna anche a non chiedere al coniuge il "debito coniugale" (cioè di voler avere un rapporto coniugale). Ma se è l'altro coniuge a chiedere il debito coniugale, quello che ha fatto il voto non pecca compiendo il rapporto. Se entrambi i coniugi hanno fatto il voto di castità, ma poi hanno un rapporto coniugale, pecca contro il voto solo colui che ha chiesto il debito coniugale, non quello che lo ha reso (così insegnano i tradizionali manuali di Teologia Morale).
Per prudenza, prima di fare voto di castità (temporaneo o perpetuo), conviene parlarne col proprio confessore.
Nella speranza di aver chiarito i tuoi dubbi, approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali e fraterni saluti in Cordibus Iesu et Mariae.
Cordialiter