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sabato 3 maggio 2025

La devozione verso le anime purganti mantiene in noi la fede

[Brano tratto da "Il mese di novembre santificato, ossia la divozione verso le anime del Purgatorio promossa per via di brevi considerazioni e scelti esempi",  Tipografia dell'oratorio di San Francesco di Sales, 1869].


Ogni nostra buona opera, fatta in favore dei defunti, oltre ad essere di utilità immediata per noi, è grandemente efficace a farci progredire nello spirito del cristianesimo, a fortificare l'intelletto nella fede, ed a sviluppare nel cuore le abitudini delle più nobili virtù. Questa devozione è efficacissima a mantenere la fede delle più alte verità della religione. Ci dà alta idea dell'infinita santità di Dio, della sua giustizia e misericordia, ci rammenta di continuo i meriti infiniti della passione e morte del Salvatore, meriti senza cui ogni nostra soddisfazione non avrebbe valore alcuno. Ci fa apprezzare meglio che cosa sia la gloria del cielo, la cui privazione forma il tormento principale delle anime purganti. Ci ispira grande orrore dell'inferno, poiché i tormenti così terribili, che soffrono le anime sante, sono un nulla rispetto a quelli dei dannati. Essa ci fa allontanare dal peccato mortale, distrugge molte illusioni intorno alla confessione, con il rammentarci che ogni peccato mortale, sebbene rimesso dall'assoluzione, ci taglia lunghe pene temporali da subire. È la maggiore protezione contro il peccato veniale commesso troppo leggermente anche da persone pie; ci fa comprendere tutta la gravezza di questo peccato e l'ingiuria che Dio riceve, per cui lo castiga severamente; diventa quindi rimedio potentissimo contro la tiepidezza. Esercita la nostra fede intorno agli effetti del Sacrificio e dei Sacramenti, facendoci conoscere quanto possono anche nell'altra vita. Ci famigliarizza con il dogma tanto importante, ma poco conosciuto, della comunione dei santi, mettendoci in comunicazione incessante con la Chiesa purgante, e con la trionfante; per essa siamo in continua permutazione di beni spirituali con il mondo invisibile. Questa devozione accresce in modo particolare la nostra stima per le indulgenze, tesoro inapprezzabile, ignorato da tanti cristiani; ce le fa cercare accuratamente, e prendere mezzi per renderci degni di acquistarle. Accresce la nostra fede nelle promesse misericordiose di Dio, e ci fa sperare don fiducia le promesse ricompense a chi esercita la carità verso i fratelli. E per ultimo ravviva costantemente la fede alle altre devozioni, di cui è come necessario complemento. Quindi per questa devozione, noi viviamo costantemente in un mondo soprannaturale, viviamo della fede che è il fondamento delle cose da sperarsi, dimostrazione delle cose che non si vedono. 

FIORETTO SPIRITUALE. — Infelici! perché vi lasciate talmente accecare dalle cose transitorie, da non pensare di fare opere buone mentre siete in vita, per quindi trovarle nell'estremo bisogno della morte? (S. Caterina da Genova).