Era un'oscura e burrascosa notte, e pioveva; quando venne chiamato un sacerdote al letto di un moribondo in un albergo di Dublino. Appena giunto il messo coll'invito, un prete si avvia tosto verso l'indicato albergo, visita l'ammalato e gli amministra i Sacramenti. L'albergatore (era protestante) dopoché il sacerdote ebbe lasciato la camera dell’infermo, lo invitò nella sua sala colla mira di far proseliti, e non appena gli ebbe presentato alcuni ristori. Così prese a dire: «Pensi ella, Padre, quanto superbi siano questi vescovi e cardinali e come lussuriosamente vivano; io son sicuro che il cardinale ha mandato lei a far questo lungo tratto sotto la pioggia, mentre siede comodamente al camino e beve il suo punch». «Ella, Signore, disse allora il sacerdote, ha una falsa opinione di lui, perché non fa mai nulla di simile». «E come sa ella questo?» riprese l'albergatore», «Dalla miglior fonte, rispose il prete, ella non ha ancora domandato il mio nome». «E quale è il nome di lei?» chiese tostamente il protestante. «Cullen, disse il prete, sono il Cardinal Cullen». L'albergatore s'alzò in piedi, e: «Perdoni, disse, l'Eminenza Vostra, io non lo sapeva, posso io farle apprestare una carrozza». «No, no, rispose il Cardinale, ritorno come son venuto, essendovi io già assuefatto», e partì. Alcuni giorni dopo l'albergatore fece visita a Sua Eminenza, e gli manifestò il desiderio d'essere istruito nella dottrina della religione cattolica, e il Cardinale gli indicò un sacerdote, al quale avesse dovuto rivolgersi, e in breve tempo l'albergatore abiurò il protestantesimo e si rese cattolico.