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venerdì 6 giugno 2025

Conversione di una donna anticlericale

Cuore Immacolato di Maria
[Brano tratto da “Tesoro di racconti istruttivi ed edificanti”, di Don Antonio Zaccaria, Tipografia Pontificia Mareggiani, 1887].


Fra i molti cristiani, che [...] diedero coraggiosamente la vita per la fede durante la persecuzione Francese, merita special menzione, il sacerdote Giovanni Battista Raclot, parroco di Mirecourt. Nel corso di sua vita egli aveva sempre con grande zelo raccomandato a suoi parrocchiani di avere gran confidenza nella protezione di Maria, come sorgente inesausta di benedizioni e di grazie. Ei fu perseguitato, calunniato, messo in prigione e la speranza in Maria fu sempre il suo conforto. Finalmente il giorno 8 febbraio 1794 fu tratto fuori dalle carceri per essere condotto al supplizio. Gran folla di gente era accorsa: molti piangevano di dolore perché sapevano che il venerabile pastore per nessun motivo era condotto a morte, se non perché non voleva tradire il suo ministero. Ma in quell'eccesso di dolore non mancò chi ardisse insultare il ministro di Dio, anche in questo stato, che avrebbe mosso a compassione anche i cuori più duri. Mentre egli s'incamminava al supplizio, tutti incoraggiava a perseverare forti nella fede. Ma ecco che una donna empia ed incredula si avanza in mezzo alla folla, e gli vomita contro mille ingiurie. Il degno sacerdote, voltosi con calma e carità, e guardandola con aria di compassione, le risponde così: - Signora, lasciate questi discorsi e pregate per me. - Come? ella risponde, io pregare per te? - Sì, aggiunse il Curato, io vi scongiuro. Pregate per me: né vi domando gran cosa, vi prego solo di un'Ave Maria per l'anima mia, che fra pochi istanti deve comparire davanti al tribunale di Dio. Queste parole, dette col fervore di un martire, calmarono e commossero la furiosa donna e: Sì - ella disse - se basta il recitare un'Ave Maria per rendervi felice, lo farò. - Tosto la recitò; ma appena l'ebbe terminata si sente mutato il cuore, cangia modo di parlare, più non bada al rispetto umano, congiunge le mani e pregando e piangendo accompagna il santo martire fino al luogo del patibolo. Da quel tempo in poi visse da buona cristiana: e, per dimostrare anche esternamente la sua gratitudine verso Maria, da cui riconosceva la grazia della sua conversione, andava ogni anno a visitare un santuario detto la Madonna degli Eremiti, che era, assai lontano dalla città.