Nel 1871 Don Bosco si recava a Mornese, dove tra poco doveva sorgere il primo centro della seconda famiglia salesiana: quella delle Figlie di Maria Ausiliatrice. La Vergine Ausiliatrice volle dar un segno di predilezione al suo devotissimo servo. Gli fu presentato un bambino di non ancora un anno, al quale la rottura d’un braccio rendeva necessaria l’amputazione per impedire che andasse in cancrena. La madre nel presentare il fanciullino a Don Bosco perché lo benedicesse, faceva una generosa offerta (i suoi ori di sposa) e pregò il Santo a dirle in qual giorno sarebbe guarito. Don Bosco sorridendo rispose: «Giacché voi siete generosa colla Madonna, credo fermamente che sarete esaudita, e che alla fine di maggio il figlio sarà guarito. Intanto pregate». La malattia durò nella stessa gravezza fino all'ultimo giorno del mese, alla mattina stessa della festa di chiusura. Ma ecco che suonando le campane di mezzogiorno, il ragazzetto si mise a muovere, a sbattersi tutto allegro e a tentare col braccio infermo, che prima non aveva mai mosso, di togliere il velo che copriva la culla. Era perfettamente guarito.