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lunedì 9 giugno 2025

L'unico vero amico che non ci abbandona mai

[Brano tratto da “Tesoro di racconti istruttivi ed edificanti”, di Don Antonio Zaccaria, Tipografia Pontificia Mareggiani, 1887].


Gesù è l'unico vero amico che non ci abbandona mai, e che solo ci può rendere veramente felici. Ascoltate: Una giovane sposa, rimasta vedova con un figliuolo, rimase tanto angustiata per la morte del suo marito, che perduta ogni rassegnazione al divino volere, abbandonò ogni pratica di pietà, dicendo più volte esser meglio viver dimentichi di Dio. Per meglio soffocare l'interna ambascia, pensò di darsi tutta al mondo, non appena avesse terminato l'anno di lutto; e così fece. Non è a dire come venisse accolta, come trovasse ovunque occasioni di divagamento e in quanti pericoli si trovasse esposta. Venne il primo giorno del giugno 1877, e se ne stava leggendo un giornale di mode, quando dalla cameriera le venne presentato un biglietto, nel quale le si faceva invito di recarsi ad un Triduo in onore del Cuor di Gesù. Mise in disparte quel biglietto e rivolta a persona, che era con lei, disse con aria di disprezzo: «Non so come si prendano la briga di portare a me questi avvisi, mentre sanno che io non intervengo mai a tali cerimonie». Se non che giunto il giorno designato, fu ripetutamente invitata da una sua buona amica a recarsi al Triduo, talché dovette accondiscendere per non parere scortese. Recatasi alla chiesa, passò quel breve tempo che si dovette attendere nel ciarlare e ridere con le vicine; ma al primo apparire del predicatore fu tutta compresa di rispetto, e non osò più proferire una parola. Il sacerdote cominciò: «Tutti quaggiù sentiamo il bisogno di un appoggio, d'un amico fedele che ci conforti nelle nostre pene ... ma il mondo non ce lo può dare. E se per avventura si giunge a possederlo, la morte, nemica della nostra felicità, ce lo rapisce nel più bello». Queste parole proferite con molta espressione commossero l'infelice vedova, che non poté trattenere il pianto, e stabilì di ascoltare le altre prediche che avrebbe fatto quel sacerdote nei giorni seguenti. Giunto pertanto il giorno ultimo del Triduo, si presentò al confessionale del predicatore, e consolata e confortata dalle sue parole, fece la confessione generale, si accostò a ricevere Gesù in Sacramento, e tornò con indicibile suo giubilo nella grazia di quel Gesù che è l'unico nostro vero Amico.