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domenica 29 giugno 2025

Un giovanotto portato a Dio da Don Bosco

[Brano tratto da "Catechismo di San Pio X commentato con fatti, detti, sogni e scritti di San Giovanni Bosco", Volume 2°, Libreria Dottrina Cattolica, 1950].

Tornando a casa verso mezzogiorno, Don Bosco vede un giovane tutto sudicio che gioca. Gli s’avvicina, lo saluta. Il giovane, che ne aveva fatte di cotte e di crude, a testa bassa ricambia il saluto. Don Bosco:

— Oggi devi farmi un gran piacere.

— Se posso, ben volentieri.

— Sì che puoi: vieni a pranzo con me.

— Io, a pranzo con Don Bosco?

— Sì, tu: oggi mi trovo solo.

— Potessi almeno prima andarmi a confessare.

— Ci andrai, sabato o domenica.

— Ma, veda, sono così sporco! Ho vergogna di venir così.

— No, ti voglio oggi e come ti trovi.

— Ma, ma,...

— Non c’è ma che tenga. Vieni, la minestra è in tavola.

— Già che lei vuole proprio così, andiamo.

Al vederlo, Mamma Margherita dice sotto voce a Don Bosco:

— Perché hai condotto questo sporcaccione? Dove l’hai trovato?

— È mio amico e grande amico. Trattalo bene.

E si pranzò. Quel giovane da quel giorno cambiò costumi e divenne molto bravo.