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lunedì 23 giugno 2025

Un uomo che non voleva pregare per l'anima di suo padre defunto

[Brano tratto da "Catechismo di San Pio X commentato con fatti, detti, sogni e scritti di San Giovanni Bosco", Volume 2°, Libreria Dottrina Cattolica, 1950].


Nell'ottobre 1865 Don Bosco narrò:

«Un uomo vedovo sui trentacinque anni vive in Torino con la sua vecchia madre e coi figli, irreligioso, bestemmiatore. Avvicinan­dosi la commemorazione dei defunti la madre gli raccomanda di pre­gare per suo padre morto da vari anni. — Che pregare! se è all'inferno o in Paradiso non ha più bisogno delle nostre preghiere: se è in Pur­gatorio a suo tempo ne uscirà! — La notte seguente la madre sente dei rumori strani nella camera del figlio. Al mattino gli chiede spie­gazione, ma non ne ottiene. A sera il figlio si chiude in camera, la per­lustra in ogni angolo e si mette a letto. Verso mezzanotte sente dei passi sul ballatoio, e spaventato, vede passare davanti alla sua camera l’ombra di suo padre: la luna ne rifletteva sulle tendine il profilo nero.

Quindi l’ombra senza aprire la porta entra e passeggia su e giù presso il letto. Il povero uomo nel terrore trova la forza di parlare e chiede:

— Padre, avete bisogno di qualche cosa da me? Avete bisogno di preghiere?

Finalmente il padre risponde con voce fioca:

— Sono venuto per dirti di finirla una buona volta con gli scandali che dài ai tuoi figli: quei poveretti imparano da te la bestemmia, l’irreligione, il disprezzo alla Chiesa e ai suoi ministri, il vivere scostu­mato. Son venuto per dirti che Dio è stanco di te e che se tu non ti emendi saprai tra poco quanto pesino i suoi castighi! Muta vita! — e disparve.

Al mattino madre e figlio vengono in camera di Don Bosco e rac­contano il fatto. Il figlio quasi ebete dallo spavento, conferma ogni cosa, si confessa e la madre lo conduce a casa sostenendolo, perché non ha forza per reggersi in piedi.