Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una piccola donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

lunedì 15 settembre 2025

Apparizione dell'anima del figlio defunto di una signora di Parigi

[Brano tratto da "Il mese di novembre santificato, ossia la divozione verso le anime del Purgatorio promossa per via di brevi considerazioni e scelti esempi”,  Tipografia dell'oratorio di San Francesco di Sales, 1869].


Il fatto seguente avvenne a Parigi verso l'anno 1827. Una povera domestica aveva adottato la pratica di fare dire ogni mese una messa per le anime purganti. Per una lunga malattia perdette il posto e consumò ogni cosa, ed il giorno in cui potè uscire per la prima volta non le rimanevano più che venti soldi. Nell'andare all'ufficio di collocamento, entrò nella chiesa di s. Eustachio, posta sulla via. La vista del sacerdote all'altare le rammentò di non aver fatto celebrare, nel mese trascorso, la messa per i defunti; piena di fiducia in Dio, entrò in sagrestia, si spogliò dell'ultima lira che le rimaneva, ed assistette con fervore alla messa. Nel seguire la sua via, qualche istante dopo, ecco un giovane pallido, di modi nobili, che le dice: «Voi cercate un posto, non è vero? — Sissignore. — Andate in via tale, numero tale, casa..."; credo che là starete bene.» E sparì tra la folla. La povera giovane si fa indicar la via, riconosce il numero e sale all'appartamento indicatole; entra e si trova al cospetto d'una matrona d'età avanzata e d'aspetto venerando. «Signora, dice la domestica, ho saputo stamattina ch'ella ha bisogno di una cameriera, e sono venuta ad offrirmi. — Ma, figlia mia? nessuno sa che io ne ho bisogno; chi vi ha inviata? — E' stato un giovine signore da me incontrato per via.» Ma la signora non poteva immaginare chi fosse costui, quando la serva, alzati gli occhi, vede un ritratto: «Ecco, signora, il ritratto di colui che stamattina mi ha parlato.» A queste parole, la matrona manda un grido: «Ah! voi non sarete la mia domestica, da quest'istante sarete mia figlia!. Voi avete veduto il mio unico figlio, morto da due anni, il quale deve a Voi la sua liberazione dal purgatorio, non posso dubitarne; siate benedetta, e preghiamo insieme per coloro che soffrono prima di entrare nell'eternità beata.»