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lunedì 1 settembre 2025

Come non bisogna confessarsi?

Per fare un esempio di come non ci si dovrebbe confessare, ho ipotizzato la "confessione" di una signora pettegola. Ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.


- Figliola, da quanto tempo non si confessa?

- Circa un mese.

- Che peccati ricorda?

- Ah, Padre, mio cognato è in cattive acque finanziare perché il suo negozio sta andando male, rischia il fallimento! La mia vicina di casa con lo stipendio del marito non riesce più ad arrivare a fine mese perché le bollette sono aumentate troppo. E poi, Padre, mio suocero non è più autosufficiente, noi familiari siamo costretti a prendercene cura perché non possiamo permetterci di chiuderlo in una struttura per anziani disabili; ma che fatica! Sono stressata! Mia suocera ha una grave malattia, i medici le hanno dato altri due mesi di vita, poverina! Mio nipote è disoccupato: è bravissimo, studia molto, fa tanti concorsi, ma a causa dei raccomandati non riesce a vincere mai. Ah, Padre, anche io ho tanti problemi e tanti acciacchi, sono stanca, non ce la faccio più! Ecco, questa è la mia confessione.

- Signora, mi dispiace per tutte queste cose tristi che mi ha raccontato, ma questa non è una confessione.

- Ma io vorrei un po' di conforto!

- La confessione è stata istituita per ottenere il perdono dei peccati, non per raccontare i problemi della vita e ricevere un po' di conforto dai preti.

- E va bene, Padre, le dico i peccati. Mio figlio dice le parolacce; mia figlia dice le bugie; mio marito non va mai a Messa; mia suocera mi fa i dispetti; la mia vicina di casa è andata dalla fattucchiera; mio cugino ha lasciato la moglie per l'amante; il mio fruttivendolo di fiducia utilizza una bilancia truccata; un'amica di mia zia è una pettegola...

- Signora, la prego, non mi dica i peccati degli altri, mi dica solo i suoi!

- Ma io non ho mai fatto mai nessun peccato in vita mia! Né mortale né veniale!

- Lo Spirito Santo nella Prima Lettera di Giovanni, capitolo 1, versetto 8, afferma che chi dice di essere senza peccati inganna se stesso. Comunque, visto che non ha confessato alcun peccato e, non essendoci un imminente pericolo di morte, non posso darle l'assoluzione sacramentale, come insegnano i tradizionali manuali di Teologia Morale. Al massimo posso darle una benedizione.

- Il mio parroco mi dà sempre l'assoluzione anche se non ho mai confessato nessun peccato perché non ne ho mai fatti! Io sono una santa donna, do il pacco alimentare ai migranti, faccio la raccolta differenziata, partecipo alle manifestazioni in favore della solidarietà, ma come si permette a negarmi l'assoluzione? Lei è troppo rigido e severo!

- Non si permetta di offendermi! Non sono né rigido né severo, cerco solo di essere coerente con ciò che ho studiato sui manuali di Teologia...

- Basta, me ne vado, non verrò mai più a confessarmi da Lei!