Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una piccola donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

giovedì 4 settembre 2025

Il Santo Sacrificio della Messa

[Brano tratto da “Tesoro di racconti istruttivi ed edificanti”, di Don Antonio Zaccaria, Tipografia Pontificia Mareggiani, 1887].


Ad Abulet, re dei Mori, mentre regnava in Murcia fu condotto un prigioniero per nome Ginesio, sacerdote cattolico. Il re gli domandò di quale religione fosse: - Sono ministro del vero Dio, rispose Ginesio, ed ho tal potere che supero i più grandi monarchi, perché con poche parole converto il pane nel Corpo del gran Signore de' cieli, ed il vino nel Sangue di lui. Rise il re a tali parole, e le ebbe per una millanteria, e gli comandò di fargli vedere un tanto prodigio. Il sacerdote Ginesio, ispirato da Dio, ad accettare, rispose, che egli avrebbe operato il portento se preparato gli fosse un altare, gli abiti sacerdotali e tutto l'occorrente. Ordinò subito il re che tutto fosse provveduto, e Ginesio il giorno seguente si accinse a celebrare una S. Messa. Il re stava attentissimo a quanto si faceva dal sacerdote. Giunto il momento della consacrazione, vide improvvisamente l'Ostia convertirsi in un bellissimo bambino che si stava nelle mani del sacerdote, e mandava vivissimi raggi da tutte le parti. Rimase tanto attonito il re a tal miracolo, che questo solo bastò perché egli credesse essere vera la nostra santissima religione; e illuminato dalla grazia di Dio domandò di essere istruito nelle verità della fede cattolica. Poco tempo dopo, con suo sommo giubilo, ricevette il santo Battesimo insieme a molti grandi della corte e a moltissimi del suo regno. Visse poi questo re fino all'età di 82 anni dando segni di segnalata virtù, e morì nella festa della Santa Croce, nel qual giorno era avvenuto il mentovato prodigio.