Il carattere dell'onest'uomo è di non mentir mai; parlare come pensa e governarsi come crede di dover vivere; ma il rispetto umano s'impone, e per seguirlo si va a ritroso della coscienza, si parla all'opposto di ciò che si pensa e si opera al rovescio di ciò che si sente, vivendo in contraddizione con sé stesso... Chi opera siffattamente è un uomo degradato, capace di ogni cosa fuorché di essere virtuoso! L'imperatore Costanzo era pagano, ma pensatore profondo nell'apprezzare gli uomini. Ai suoi tempi il Cristianesimo già si propagava, e di fedeli già ne contava la corte, l'esercito ed il senato. Un giorno volle provare di che tempera fossero i suoi cortigiani; li chiamò ad assembrarsi nella sala del trono, e recandosi un contegno d'uomo sdegnato: - Io sono stanco oggimai di vedermi girare fra i piedi tanti seguaci del Nazzareno; ciascuno si spieghi e scelga: o il sacrificio a Giove, o la mia condanna. - Un pallore si diffuse sulla fronte di tutti, vi erano dei vili, e vi erano dei magnanimi; i vili a capo chino e tremando stendevano la mano al sacrificio, e i magnanimi tu li vedevi sfilare uno dopo l’altro: - Sire, tu sei padrone di mia testa, man non di mia fede; questa l'ho già promessa ad un Dio ch'è maggiore del re. Allora il principe non potendo più stare a segno, né nascondere l'ammirazione da cui era compreso: - Oh, drappello di eroi, venite fra le mie braccia: voi siete degni di me: chi è pronto a morire anziché negare il suo Dio, non sarà mai l'uomo da tradire il suo re.