A Mathi Torinese, Don Bosco raccontò che pochi giorni avanti una signora gli aveva scritto, mandandogli un’offerta di 1500 lire per grazia ricevuta. Egli, a somma così considerevole, ringraziò con lettera speciale e con promessa di ulteriori preghiere sue e dei giovani. L’oblatrice commossa a tanta degnazione, lo ricambiò con una seconda offerta di lire 3000. Don Bosco riscrisse con nuovi ringraziamenti e con espressioni di conforto sul paradiso. Or bene in quel giorno stesso, 12 agosto
1886, gli perveniva dalla medesima una terza offerta di lire 10 mila. «Adesso, esclamò, io sono ben imbrogliato! Temo che, se torno a scrivere, ella mi mandi una quarta offerta, e non scrivere più sarebbe inurbanità. Non so proprio come cavarmela».
[Brano tratto da "Catechismo di San Pio X commentato con fatti, detti, sogni e scritti di San Giovanni Bosco", Volume 2°, Libreria Dottrina Cattolica, 1950].
