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martedì 28 settembre 2010

Mons. Gherardini circa la "questione lefebvriana"


Una gentile lettrice mi ha inoltrato una lettera di Mons. Brunero Gherardini circa il futuro della Fraternità San Pio X. Sono rimasto piacevolmente sorpreso nell'apprendere che questo dotto e autorevole teologo della gloriosa "scuola romana" conosca il blog “Cordialiter” e abbia letto l'entusiastico post su quel che avverrebbe nella Chiesa se la FSSPX venisse elevata ad Amministrazione Apostolica (o qualcosa di equivalente) per la cura dei fedeli tradizionalisti. Mons. Gherardini per il momento preferisce restare con i piedi per terra, e cercare una soluzione teologica ai colloqui dottrinali intavolati a Roma. Secondo lui non c’è problema teologico e di vita ecclesiale che non abbia nel concetto di “Tradizione” la sua soluzione. Se non si affronta il nodo del concetto di "Tradizione", c'è il rischio che il dialogo sia inconcludente. Accettare la tesi dei “contrasti apparenti”, costituirebbe la fine della Fraternità San Pio X, la quale, sempre secondo il pensiero gherardiniano, resterebbe irretita dalla vaporosa, inconsistente e disomogenea Tradizione vivente dei neomodernisti.

Coloro che si son “persi” (o volessero rileggere) il post citato nella sua lettera, possono trovarlo cliccando qui.