Gli anglicani nel mondo sono circa 70 milioni, ma i fedeli praticanti sono una piccola minoranza. Se non ricordo male, ho letto da qualche parte che in Inghilterra i praticanti sono all'incirca il 5%. Dunque si tratta di pochi milioni di persone, e molto divise tra di loro. Ci sono infatti varie correnti; si va da quelle ultra progressiste (favorevoli alle unioni omosessuali, alla contraccezione, alle donne prete, ai vescovi gay e altre cose di questo genere), alle correnti filo-cattoliche che utilizzano riti liturgici che assomigliano parecchio alla Messa tridentina (ad esempio il rito di Sarum). E' logico supporre che sia soprattutto dalle file di questi anglo-cattolici che giungeranno le adesioni agli ordinariati personali previsti dalla suddetta Costituzione Apostolica. A mio avviso, il successo o l'insuccesso di questo documento vaticano, sarà decretato principalmente dal numero dei vescovi e dei preti che decideranno di abbandonare lo scisma. I fedeli in genere seguono i propri pastori, quindi dobbiamo sperare (e pregare) che il clero già anglicano prenda in massa la via di Roma. Staremo a vedere cosa accadrà. Spero solamente che questi nostri fratelli anglo-cattolici che aderiranno al cattolicesimo non vengano condannati all'ostracismo, come purtroppo ancora oggi accade a non pochi cattolici legati alla celebrazione del Santo Sacrificio secondo l'antica forma liturgica.
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lunedì 9 novembre 2009
Circa la Costituzione Apostolica “Anglicanorum coetibus”
Gli anglicani nel mondo sono circa 70 milioni, ma i fedeli praticanti sono una piccola minoranza. Se non ricordo male, ho letto da qualche parte che in Inghilterra i praticanti sono all'incirca il 5%. Dunque si tratta di pochi milioni di persone, e molto divise tra di loro. Ci sono infatti varie correnti; si va da quelle ultra progressiste (favorevoli alle unioni omosessuali, alla contraccezione, alle donne prete, ai vescovi gay e altre cose di questo genere), alle correnti filo-cattoliche che utilizzano riti liturgici che assomigliano parecchio alla Messa tridentina (ad esempio il rito di Sarum). E' logico supporre che sia soprattutto dalle file di questi anglo-cattolici che giungeranno le adesioni agli ordinariati personali previsti dalla suddetta Costituzione Apostolica. A mio avviso, il successo o l'insuccesso di questo documento vaticano, sarà decretato principalmente dal numero dei vescovi e dei preti che decideranno di abbandonare lo scisma. I fedeli in genere seguono i propri pastori, quindi dobbiamo sperare (e pregare) che il clero già anglicano prenda in massa la via di Roma. Staremo a vedere cosa accadrà. Spero solamente che questi nostri fratelli anglo-cattolici che aderiranno al cattolicesimo non vengano condannati all'ostracismo, come purtroppo ancora oggi accade a non pochi cattolici legati alla celebrazione del Santo Sacrificio secondo l'antica forma liturgica.