Questa posizione è basata sulla virtù cardinale della Temperanza e sul rispetto della dignità della persona umana.
Fondamenti Morali
La gravità del peccato di ubriachezza deriva da due principi fondamentali:
1. Violazione della Temperanza
L'ubriachezza è una grave violazione della Temperanza, che è la virtù morale che modera l'attrattiva dei piaceri e procura l'equilibrio nell'uso dei beni creati.
Perdita di Ragione: La Teologia Morale insegna che l'atto di bere fino a perdere il controllo della propria ragione e volontà è intrinsecamente sbagliato. La ragione è il dono più alto di Dio all'uomo, e l'ubriachezza la annulla temporaneamente, rendendo l'individuo incapace di agire moralmente e di prendere decisioni libere e responsabili.
2. Danno a Se Stessi e al Prossimo
L'ubriachezza è un peccato perché può portare a gravi conseguenze, sia per sé stessi che per gli altri:
Danno Fisico: L'abuso di alcol danneggia la salute fisica e mentale, che è un dono di Dio da custodire.
Pericolo di Peccati Ulteriori: Lo stato di ebbrezza (soprattutto l'ubriachezza completa) espone la persona al rischio di commettere altri peccati gravi che non avrebbe commesso in stato lucido (atti di violenza, fornicazione, bestemmia, scandalo). I manuali tradizionali chiamano l'ubriachezza un "peccato che apre la porta ad altri peccati".
Scandalo: Se l'ubriachezza è pubblica, essa causa scandalo e offre un cattivo esempio, specialmente ai giovani.
Il Grado di Peccato
I manuali distinguono tra i gradi di ebbrezza per valutarne la gravità:
Ebbrezza Perfetta (Ubriachezza Piena): Raggiungere uno stato in cui si perde totalmente l'uso della ragione e la capacità di compiere atti umani responsabili è considerato peccato mortale se è voluto o se si è consapevoli che si poteva facilmente raggiungere tale stato.
Ebbrezza Incompleta (rimanere brilli): Bere in modo da alterare leggermente i sensi o rallentare le facoltà, ma senza perdere completamente l'uso di ragione, è generalmente classificato come peccato veniale, a meno che non ci siano circostanze aggravanti.
L'enfasi è posta sulla volontà di perdere la ragione, che è l'atto peccaminoso centrale. Bere moderatamente, senza ubriacarsi né rimanere brilli, non è peccato.
