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giovedì 21 ottobre 2010

Il maschilismo è contrario alla Tradizione Cattolica


Quando sento certe cose mi cascano le braccia. Mentre i veri tradizionalisti si rompono la schiena per lottare contro il femminismo di stampo progressista, dal lato opposto della barricata si sente dire che ci sono alcuni che seminano assurde tesi maschiliste mai sostenute dal Magistero della Chiesa. Solo Dio sa quante lacrime hanno fatto versare le idee maschiliste! Queste tesi ridicole non hanno nulla a che fare con Tradizione Cattolica, e servono solo ad allontanare le anime da Gesù buono. Ma cosa hanno detto di tanto terribile costoro? Le loro tesi non meritano nemmeno di essere citate!

Ogni essere umano, maschio o femmina che sia, ha pari dignità innanzi a Dio. I teologi affermano che la Madonna, la “nuova Eva”, è più santa di tutti gli angeli e gli altri santi messi assieme, e la Chiesa Cattolica solo a una donna, la Regina del Cielo, riserva il culto di iperdulia, mentre a tutti gli altri santi (anche sacerdoti e Sommi Pontefici) offre un semplice culto di dulia. La Sacra Scrittura raccoglie interi libri che elogiano le gesta di esemplari donne sposate come Ester, Giuditta e Ruth. A questo punto è bene fare alcune considerazioni sulla dignità delle donne. Queste creature di Dio non sono né bestie, né esseri intrinsecamente perversi che vagano per il mondo per indurre gli uomini al peccato, quasi fossero dei demoni in carne ed ossa. Anzi, non mi stupirei affatto se venissi a sapere che in Cielo ci sono più donne che uomini. Del resto è risaputo che le donne sono più religiose degli uomini (quanti uomini dicono le preghiere?), e che nelle patrie galere circa il 95% dei carcerati è di sesso maschile.

Il Redentore ebbe in grande onore la dignità umana delle donne e le associò in qualche modo al suo apostolato. Leggendo il Vangelo appare chiaro che Gesù è stato il più zelante difensore della dignità della donna, ma non come i moderni propagatori del femminismo, che intrisi dell'ideologia progressista, materialista ed edonista stanno uccidendo la loro femminilità! Non è con la liberalizzazione delle minigonne, delle pillole, del divorzio e dell'aborto che si difende la dignità della donna (non parliamo poi delle donne rambo). I risultati di questa campagna progressista a “tutela” delle donne ha avuto effetti devastanti. Se si ascoltassero i discorsi degli uomini di mondo, ci si accorgerebbe che oggi sono tantissimi coloro che considerano le donne un mero strumento di piacere. Le donne se sono timorate di Dio e praticano la virtù, diventano delle creature quasi angeliche (lo stesso discorso vale per gli uomini). Non parlo solo delle suore di clausura, ma anche di donne sposate e con prole come la Beata Zelia Guérin. Ma se una donna disprezza Dio e la sua Legge, diventa un essere pericoloso che fa strage di anime come un demonio. Pensiamo a quelle presentatrici televisive che si mostrano dinanzi alle telecamere con abiti spudorati; che strage di anime che compiono! Infatti il Vangelo e la Teologia Morale insegnano che guardare una donna con desiderio impuro è peccato grave. Oh quanti peccati mortali fanno fare quelle donne che utilizzano abiti provocanti! Il femminismo sta distruggendo la dignità della donna, facendola diventare una scimmia dell'uomo o uno strumento di divertimento.

Dunque è una giusta crociata combattere contro il femminismo progressista, ma non bisogna cadere nell'estremismo opposto. Purtroppo il maschilismo ha fatto versare più di una lacrima a qualche donna.