Sì, secondo la Dottrina Cattolica, picchiare i genitori è considerato un peccato grave (o mortale).
Questa conclusione si basa principalmente su due comandamenti fondamentali:
1. Il Quarto Comandamento: Onora il Padre e la Madre
Il Quarto Comandamento del Decalogo recita: "Onora tuo padre e tua madre" (Es 20,12).
Violazione dell'Onore Filiale: La violenza fisica contro i propri genitori è la negazione più estrema dell'onore, del rispetto e della pietà filiale che i figli devono a coloro che hanno dato loro la vita. Il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC) afferma che i figli devono rispetto, gratitudine, docilità e aiuto morale e materiale ai loro genitori (CCC 2215-2218). Picchiare i genitori è una grave violazione di tutti questi doveri.
2. Il Quinto Comandamento: Non Uccidere
Il Quinto Comandamento: "Non uccidere" (Es 20,13), proibisce ogni forma di violenza fisica e di danno al prossimo nel corpo.
Violenza contro il Prossimo: Picchiare chiunque è già, di per sé, una violazione del Quinto Comandamento, che proibisce il danno fisico al prossimo.
Aggravante della Relazione: Il Catechismo sottolinea che la gravità del peccato dipende anche dalla qualità delle persone lese. Il CCC 1858 afferma chiaramente: "Si deve tenere conto anche della qualità delle persone lese: la violenza esercitata contro i genitori è di per sé più grave di quella fatta ad un estraneo."
Conclusione
Combinando l'estrema violazione dell'onore e del rispetto (Quarto Comandamento) con l'aggravante della violenza fisica (Quinto Comandamento), la Chiesa Cattolica considera l'atto di picchiare i propri genitori come una materia grave e, se compiuto con piena consapevolezza e libero consenso (le tre condizioni per il peccato mortale), costituisce un peccato mortale.