Il sacerdote deve essere tutto di Dio [...] La chiesa per questo lo riveste di una lunga tunica [...] L'abito sacerdotale deve mostrare che il ministro sacro quasi non ha corpo, è volto a Dio con tutte le sue forze, e cerca solo la salvezza delle anime. Ora, se l'abito talare ha una forma secolaresca, se il capo è coltivato mondanamente con [...] i ciuffi, e magari i riccioli ed i profumi, se di sotto ad una succinta sottana fanno mostra i calzoni, [...] che cosa rappresenta più un Sacerdote per il popolo? Quell'esteriore non lo raccomanda, ed in se stesso è un segno troppo evidente di poco spirito e poca rinunzia al mondo. [...] Se si veste mondanamente, spegne la sua luce, e mostra in sè tutt'altro che la corsa dell'anima verso Dio.
[Brano tratto da "Nei raggi della grandezza e della vita sacerdotale" di Dain Cohenel (pseudonimo di Don Dolindo Ruotolo) edito nel 1940].