Com'era prevedibile, le anziane truppe moderniste stanno sferrando una vasta controffensiva atta a riconquistare alcune importanti posizioni perse, e tentare di insaccare definitivamente le giovani e valorose legioni del Movimento Tradizionale. L'Internazionale Modernista sta tentando il tutto per tutto senza badare a spese di uomini e mezzi bellici. Inoltre, come al solito, può contare sull'ausilio delle truppe marxiste e di quelle massoniche. Lo schieramento delle forze armate della coalizione progressista è davvero impressionante, ma noi non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci.
Parafrasando un celebre bollettino di guerra del 1917, dichiaro che dobbiamo resistere ad oltranza, ricordando le gesta del più puro eroismo dei legionari della Tradizione che ci hanno preceduto nei venti secoli della nostra storia. Questa non è ora di rimpianti, è ora di dovere, di sacrificio, di azione! Nulla è perduto se lo spirito della riscossa è pronto e se la volontà non piega. Già una volta sul fronte ariano la Tradizione fu salvata dai difensori eroici che tennero alto il suo nome in faccia al mondo e al nemico. Abbiano i combattenti di oggi l'austera coscienza del grave e glorioso compito a loro affidato, sappia ogni comandante, sappia ogni soldato qual è questo sacro dovere: lottare, vincere, non retrocedere di un passo! Noi siamo inflessibilmente decisi: sulle nuove posizioni raggiunte si difende l'onore e la vita delle anime. Sappia ogni combattente qual è il grido e il comando che viene dalla coscienza di tutto il popolo della Tradizione: morire, non ripiegare!