Ci sono vari istituti religiosi legati alla “Messa in latino”, appartenenti a varie spiritualità: benedettina, francescana, carmelitana, domenicana, ecc. Si sente molto la mancanza di un istituto religioso tradizionale legato al carisma di Sant'Ignazio di Loyola, l'eroico fondatore della Compagnia di Gesù. Il compianto Cardinale Alfredo Ottaviani scriveva nel suo diario personale: “se non gesuita per voto, almeno bisogna essere gesuiti nel cuore per fare un po' di bene.” Come non dargli ragione? C'è da sperare che il Signore faccia sorgere una “Fraternità Sant'Ignazio di Loyola” che coniughi la spiritualità gesuita con la liturgia tradizionale. Che cosa intendo per “spirito gesuitico”? Nient'altro che lo stile di vita di Sant'Ignazio e dei santi della Compagnia di Gesù: zelo ardente per la salvezza delle anime e per la maggior gloria di Dio, povertà, devozione mariana, studio continuo della Teologia Morale e delle altre scienze sacre, direzione spirituale, disciplina “militare”, vita ascetica, spirito combattivo nella lotta contro gli errori che infestano il mondo, apostolato tra la gioventù, spirito missionario, ecc.
Così come gli antichi gesuiti furono uno strumento provvidenziale nelle mani di Dio per arginare la dilagante eresia luterana, i “nuovi gesuiti” saranno un baluardo nella titanica lotta contro la pestifera eresia modernista. Ma noi poveri fedeli laici, che altro possiamo fare se non pregare il Padrone della messe affinché susciti qualcuno che costituisca questa nuova milizia? Chissà se prima di morire avremo la gioia di veder nascere un nuovo ordine religioso di questo stampo.