Sono tantissime le mogli cristiane che stanno soffrendo molto per aver sposato uomini "poco credenti" o addirittura atei. Ecco perché consiglio a coloro che si sentono chiamati da Dio ad abbracciare lo stato di vita matrimoniale, di selezionare con cura il futuro coniuge, onde evitare problemi in futuro, che trasformerebbero la convivenza matrimoniale in un Calvario di dolore e lacrime. A tal proposito pubblico una delle lettere che mi ha scritto una mia gentilissima collaboratrice il cui pseudonimo è Maristella, che ringrazio vivamente per avermi dato il permesso di pubblicare le sue numerose e interessanti e-mail.
Caro fratello in Cristo,
Dio ti benedica per il prezioso lavoro che svolgi. Io ho trovato meraviglioso questo blog che, in un mondo sempre più alla deriva, ci aiuta a trovare il nostro cammino di fede. Mi commuove il pensiero che tu sia un giovane laico! Io quando vedo giovani come te penso che c'è ancora speranza. Del resto Nostro Signore ci ha rassicurati "non praevalebunt"...
Dio ti benedica ragazzo, in questo mondo sazio e disperato, il tuo blog, il tuo lavoro, il tuo impegno, sono estremamente preziosi. Con le nostre piccole donazioni possiamo sostenere il tuo sforzo, portando un poco di luce nelle tenebre.
Io sono nata in una famiglia molto laica. Da bambina mi piaceva molto stare in Chiesa, mi piacevano le immaginette che collezionavo e le vite dei Santi, trovavo un senso di pace, di serenità.
Però non sapevo niente non capivo niente. Avevo un disperato bisogno di affetto. Da ragazzina ero un po' ribelle, avevo amici che erano come fratelli: sono figlia unica e ho sempre sofferto per questo. Ho studiato dalle suore salesiane, le ricordo con nostalgia e affetto. A 20 anni ho incontrato mio marito, l'unico fidanzato. Lui mi vuole bene ma non ha fede, non l'ha mai avuta. Mi ha sposato in Chiesa (anche allora non capivo niente ma ricordo che "alle mie nozze volevo invitare Gesù"), poi dopo qualche anno è nata mia figlia. Partecipavo saltuariamente alla Messa, non capivo niente. Però ho discusso tanto con mio marito perché volevo battezzarla "per ringraziare Gesù". Poi sono passati gli anni, mio marito e i miei genitori sempre in lotta, io in mezzo. Anni fa un tumore maligno, interventi chirurgici, terapie farmacologiche. Nel dolore ho ritrovato la mia Fede!
La Fede è come una valanga, strada facendo si fa sempre più forte … mi porta lontano da mio marito che non mi capisce più. Ma io alla Fede non rinuncio!
La mia figliola mi dà pensieri: dice di essere atea ma mi fa tante domande sulla religione. E' una ragazza giudiziosa: va bene a scuola, si veste in modo decoroso, non segue i suoi coetanei nelle sbronze, negli sballi e nella vita sessuale sfrenata. Io prego tantissimo che il Signore la chiami come sua sposa.
Da tempo partecipo assiduamente alla Messa Vetus Ordo, cerco di pregare il più possibile, cerco di stare nella Presenza del Signore. Ho iniziato a recitare le lodi e la compieta, ho incontrato persone che mi stanno aiutando a capire, aiutando a pregare, sostenendo con la preghiera. Come ti dicevo sto vivendo tribolazioni: nulla in confronto alle sofferenze di Gesù per tutti noi. Offro l'amarezza, l'incomprensione, lo sconforto ... li dono al Signore. Io sono solo polvere e cenere, però la mia anima ha una sete di infinito che solo in Dio si può placare.
Il Signore ti benedica e ti accompagni sempre in tutti i tuoi passi! Io cerco di pregare assiduamente e prego anche per te. Ti ringrazio!
Maristella
Maristella