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giovedì 31 dicembre 2015

Innamorarsi di un prete

Innamorarsi di un prete è un grave pericolo per l'anima. Nei manuali di ascetica e di teologia morale i sacerdoti vengono messi in guardia dal rischio che le figlie spirituali possano innamorasi di loro. A tale scopo si consiglia ai preti di non mettersi in confidenza e di non usare parole dolci e troppo affettuose con le donne. Sant'Agostino diceva "Cum feminis sermo brevis et rigidus", cioè con le donne è meglio parlare poco e in modo austero.

Purtroppo, qua e là si viene a sapere che delle donne si sono innamorate di preti o anche di frati. Che fare in casi del genere? Le persone consacrate a Dio sono tenute a vivere in totale castità, pertanto qualsiasi uso deliberato della sessualità, oltre al peccato mortale di fornicazione, comporta anche il peccato mortale di sacrilegio, e se la donna con cui si pecca è sposata, si commette anche peccato mortale di adulterio. E ciò che è peccato fare è anche peccato desiderare, pertanto coloro che si sono innamorate di sacerdoti e religiosi discaccino dalla mente tutti i pensieri impuri ed evitino di andare a confessarsi o semplicemente di andare a Messa nella chiesa del prete che amano in maniera disordinata. Vadano in altre chiese.

Perché volersi dannare per amare un prete? Sì, se si accettano anche solo dei pensieri impuri con piena avvertenza e deliberato consenso (pensieri al riguardo di persone che non sono il proprio legittimo coniuge), si commette peccato mortale ed è necessario confessarsi appena possibile. Se si muore senza pentimento c'è la condanna all'inferno eterno.

Ovviamente la stessa cosa vale per gli uomini che si innamorano di donne che si sono consacrate a Dio col voto di castità.

Se una persona sente che il proprio cuore si è innamorato di qualcuno che per qualche motivo non è possibile sposare, deve subito discacciare dalla mente questo strano desiderio, che non è altro che una tentazione. Se non discaccia questo "amore" dal proprio cuore, rischia di commettere qualche peccato mortale anche solo con la mente (ad esempio commettendo ciò che in teologia morale si chiama "dilettazione morosa").

Se qualcuno è caduto in qualche peccato nei confronti di consacrati, non si scoraggi, faccia sincera penitenza e Dio riaccoglierà a braccia aperte la pecorella smarrita.