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sabato 9 giugno 2018

I difensori dei cristiani in Siria

La guerra civile siriana mi ricorda quella spagnola (1936-1939): mentre nei territori liberati dalle truppe nazionali veniva rispettata la libertà religiosa dei cattolici, nei territori occupati dai miliziani “rossi” (comunisti, anarchici, trotzkisti, ecc.) i cattolici venivano perseguitati e uccisi. Una cosa del genere sta avvenendo nella martoriata Siria: nei territori controllati dall'esercito i cristiani vengono rispettati, invece nei territori controllati dalle varie milizie islamiste le chiese vengono devastate e i cristiani vengono spesso derubati, torturati e assassinati. Dunque, da che parte dobbiamo stare: con quelli che difendono i cristiani oppure con quelli che li perseguitano? Ecco perché dobbiamo pregare affinché l'esercito siriano (nelle foto a lato) riesca a vincere la guerra.

I manuali di Teologia Morale insegnano che è lecito combattere una guerra giusta: “Perché sia permessa, la guerra deve essere dichiarata dalla legittima autorità dietro giusto motivo e condotta con modi legittimi. Un motivo giusto per indire una guerra può essere: il respingere una ribellione, una grave ingiustizia, un'aggressione, difendere la religione, ecc.” (citazione tratta da "Teologia Morale: prontuario di morale cattolica per sacerdoti e laici", di Padre Teodoro da Torre del Greco, O.F.M. Cap., Edizioni Paoline, 1964).

Dunque il legittimo governo siriano fa benissimo a combattere i jihadisti, perché ha il dovere di tutelare l'ordine pubblico e il bene comune del popolo. I gruppi “ribelli” che operano in Siria sono quasi tutti islamisti. Ci sono anche dei ribelli “laici”, ma sono una piccola minoranza, e comunque in genere sono alleati dei jihadisti. Sono numerosi i gruppi islamisti che operano in Siria: Isis, Fronte al-Nusra, Aḥrār al-Shām, Ṣuqūr al-Shām, Jaysh al-Islām, e tanti altri. Una vera e propria galassia jihadista! 

Gli islamisti stanno compiendo innumerevoli crimini contro l'umanità. La cosa assurda è che i mezzi d'informazione del regime culturale progressista presente in Europa e negli USA scodellano le notizie in modo favorevole agli jihadisti, nascondendo il più possibile le devastazioni delle chiese e le altre nefandezze operate dai ribelli contro i cristiani.

Visto che i media del regime culturale nascondono le notizie che a loro non conviene divulgare, ho deciso di usare il blog per informare spesso i lettori sull'andamento della guerra civile. Dobbiamo essere grati ai soldati dell'esercito siriano che stanno lottando valorosamente sui campi di battaglia per tenere alto non solo il vessillo della propria Patria, ma anche la bandiera della civiltà contro la barbarie della tirannide jihadista.

Se gli islamisti conquistassero tutta la Siria, successivamente potrebbero invadere altri Stati limitrofi e giungere prima o poi anche in Europa. Quindi dobbiamo sperare che l'esercito siriano riesca a sconfiggere i jihadisti (migliaia dei quali non sono nemmeno siriani, si tratta di gente pagata profumatamente proveniente da Cecenia, Marocco, Arabia Saudita, Giordania, Egitto, e tanti altri Stati, anche europei).

Intanto dal fronte continuano a giungere buone notizie. Aiutiamo con la preghiera i combattenti delle Forze Armate siriane, affinché con l'aiuto di Dio possano liberare presto la propria Patria dai gruppi terroristici e consentire ai cristiani di tornare a vivere tranquillamente nelle proprie case!