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mercoledì 29 giugno 2016

Circa le dimissioni di Papa Ratzinger

Da alcuni giorni mi sta scrivendo una giovane lettrice che io considero “intellettualmente interessante”, alla quale rispondo molto volentieri perché mi stimola a parlare di argomenti davvero importanti (ho già pubblicato una delle sue lettere). Visto l’entusiasmo con cui mi scrive, penso che tra di noi si instaurerà un fitto scambio epistolare e, spero, anche una sincera e fraterna amicizia, come avvenuto con altre persone. Le ho chiesto di scegliersi uno pseudonimo con cui pubblicare le sue e-mail, e ha scelto “Berenice” (è il nome di una santa martirizzata in Siria ai tempi della sanguinaria persecuzione dell’imperatore Diocleziano). Nell’e-mail che pubblico oggi mi ha chiesto cosa ne penso delle dimissioni di Benedetto XVI.




Caro D.,
               ti ringrazio per la tua approfondita risposta, che ho trovato piena di spunti interessanti. [...]

Vedendo tanta corruzione nel mondo, ai vertici politici, religiosi o di qualsiasi altra natura che abbia un'influenza, ad un certo punto si realizza che molti conflitti, molte "realtà" e molti schieramenti e avvenimenti sono tutt'altro che veritieri, si realizza insomma che le cose non sono esattamente quelle che sembrano e appare chiaro come fazioni politiche opposte facciano in realtà lo stesso gioco, come nazioni apparentemente nemiche tacitamente agiscano in accordo su questioni ancora più gravi di quelle che fomentano la apparente lite ufficiale, come ogni persona che abbia una posizione di rilievo in campi frivoli o mondani sia stata "costretta" al male per potervi arrivare ed è "costretta" a perpetuare il male per potervi restare. Tutto questo ci rende consapevoli di alcune cose :

1. Ci mentono
2. Esistono alleanze insospettabili
3. Il male è spesso la forza che maggiormente controlla in questa epoca le più importanti istituzioni (nel campo politico, nel campo dell'istruzione, nel campo dei media, etc.)

Di conseguenza possiamo certamente essere sicuri di non sapere cosa si svolge davanti ai nostri occhi e per mano di chi […].

Eppure ultimamente sto riconsiderando alcuni eventi che in un primo momento ho pensato essere parte di un grande teatrino, pensando che forse delle fazioni reali e non dichiarate tuttora esistono ancora, forse qualcuno che è riuscito ad arrivare ad alcuni vertici, più o meno lecitamente, una volta arrivato lì rinnega il proprio passato e combatte davvero per Dio? Il tuo discorso mi ha quindi confermato quanto meno la correttezza insita nel pormi questa domanda, e così mi chiedo e […] ti chiedo, potrebbe Ratzinger essere stato messo da parte proprio perché una volta arrivato al potere ha agito secondo il volere di Dio e ha cercato di ripulire la Chiesa portandola all'antico splendore?

[…]

Grazie in anticipo per la risposta futura,

Berenice


Carissima in Cristo,
                                  innanzitutto ti ringrazio per aver deciso di collaborare col blog dandomi il permesso di pubblicare i tuoi scritti. Siccome nella tua e-mail hai toccato molti temi interessanti, ho deciso di “spacchettarla” e di pubblicarla in due post distinti a distanza di qualche tempo.

Anche io ho notato, soprattutto nel campo della politica, che ci sono dei gruppi apparentemente contrapposti, ma che in realtà sono due facce della stessa medaglia, perché di fatto lavorano alla secolarizzazione della società. I “liberal” non stanno solo a sinistra, infatti non è più una cosa rara sentire discorsi progressisti sulle labbra di elettori di centro-destra, non solo su temi ormai "sdoganati" come il divorzio e l'abominevole delitto dell'aborto, ma anche su temi come il matrimonio omosessuale, i bambini dati in adozione alle coppie gay, la legalizzazione degli spinelli, l'eutanasia, ecc. È curioso notare le accese discussioni tra progressisti di sinistra e quelli di destra; in realtà le differenze tra i due fronti contrapposti sono minime e si limitano principalmente a questioni di natura economica. I membri della Chiesa Militante devono difendere i "valori non negoziabili" senza fare compromessi al ribasso coi nemici della Legge Eterna di Dio. Purtroppo, non è un'impresa facile, visto che i progressisti controllano la gran parte dei mezzi di comunicazione e delle scuole, riuscendo così a manipolare l'opinione pubblica. Loro hanno i soldi e il potere, ma noi cattolici fedeli alla Tradizione abbiamo conservato la Fede, e non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci e inginocchiarci di fronte alla perversa mentalità mondana che dilaga nella società. Continueremo a difendere la Legge Eterna, costi quel che costi. Meglio morire, anziché tradire il Redentore Divino!

Circa Papa Ratzinger, non penso che si sia dimesso per le minacce ricevute da ambienti modernisti. Infatti se si fosse dimesso a causa di indebite pressioni, le dimissioni sarebbero invalide, e quindi sarebbe ancora vero Papa mentre il suo “successore” un antipapa. Ma sarebbe anche la prima volta nella storia che un vero Papa accetta come Sommo Pontefice un antipapa. Ma ciò sarebbe assurdo, perché essendo l’antipapa automaticamente scismatico, anche Benedetto XVI sarebbe scismatico, poiché sottomettendosi all’antipapa aderirebbe a uno scisma. Roba da film di fantascienza. Io penso che si sia dimesso davvero per motivi di età. Aveva quasi 86 anni quando si è dimesso. Dopo gli 80 anni non è facile gestire un bar, figuriamoci governare la Chiesa Cattolica, che è composta da oltre un miliardo di anime sparse per il mondo.

Comunque, anche se ritengo valide le dimissioni di Papa Ratzinger, riprovo quel che hanno fatto i modernisti contro di lui. Alcuni anni fa ho pubblicato un post che ha suscitato scalpore ed è stato esplicitamente citato da Antonio Socci in un suo bestseller. Quello che raccontai in quel post me lo riferì una mia cara amica, la quale mi diede il permesso di pubblicare la notizia a condizione di non svelare il suo nome.

Nel monastero di clausura in cui viveva venivano spesso dei preti modernisti a fare propaganda per “aggiornare” le suore. Uno di questi chiese alle religiose di pregare affinché Benedetto XVI rassegnasse le dimissioni. Successivamente, la mia amica, celando le sue simpatie filo-tradizionali, riuscì ad entrare in maggiore confidenza con quel prete (un esponente di spicco del movimento modernista), il quale le confidò che stavano raccogliendo migliaia di firme tra il clero e le religiose per spingere Papa Ratzinger a dimettersi. Ella allora gli chiese che cosa sarebbe accaduto se il Sommo Pontefice avesse rifiutato di dimettersi, e il prete modernista le rispose che il Papa era già stato informato che se non si fosse dimesso avrebbero fondato una nuova Chiesa separata da Roma. Non sarebbe stata una “piccola Chiesa”, infatti secondo quanto risultava a lui, erano numerosi gli ecclesiastici pronti ad aderire alla nuova Chiesa modernista. Inoltre il presbitero cripto-scismatico ci ha tenuto a sottolineare che avevano già ottenuto l'appoggio preventivo di coloro che controllano i mass-media, i quali avrebbero dovuto sostenere sui mezzi di informazione la nuova Chiesa. Qualche tempo dopo (l'11 febbraio 2013), Benedetto XVI si dimise davvero. La mia amica mi ha rivelato molti altri dettagli che per diversi motivi ritengo prudente non pubblicare.

Affinché siano valide è necessario che le dimissioni di un Papa siano libere, spontanee, senza alcun tipo di costrizione. Ma io non posso pensare che Benedetto XVI abbia potuto rassegnare delle finte dimissioni e consegnare così la Chiesa nelle mani di un finto Papa (chiunque fosse stato eletto nel successivo conclave). Non penso proprio che Ratzinger abbia potuto macchiarsi di una colpa così grave, gettando Chiesa nelle mani di un antipapa (lo ripeto: chiunque fosse stato eletto come suo successore). Dunque penso che non si sia dimesso perché è stato ricattato (altrimenti le dimissioni sarebbero state invalide), ma perché a causa dell'età non sentiva di avere le forze fisiche e spirituali necessarie per governare bene la Chiesa.

Comunque, sono rimasto sorpreso nel constatare che tu, senza avere delle fonti in ambienti ecclesiali, avevi intuito da sola che Benedetto XVI durante il suo pontificato ha subito forti pressioni da parte degli ambienti modernisti (potrei citarti diversi altri casi, ad esempio quel che avvenne in Austria, quando i modernisti scatenarono una bufera mediatica contro Papa Ratzinger, “colpevole” di aver nominato un vescovo considerato troppo conservatore dai progressisti, il quale fu costretto a rinunciare alla nomina).

Ma non dobbiamo avere “paura” dei modernisti, penso infatti che presto Dio manderà un nuovo Sant’Atanasio a sconfiggerli. Ma di questo e di altri temi te ne parlerò in futuro, se vorrai continuare ad intrattenere uno scambio epistolare con me, come stai facendo con entusiasmo in questi giorni.

Ti saluto cordialmente in Corde Matris.

Cordialiter