Penso che tutti (o quasi) i lettori del blog abbiano gioito per la vittoria del “leave” al referendum per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
Ciao carissimo fratello in Cristo,
nei giorni scorsi non sono riuscita a scrivere ma ho sempre seguito il blog e come sempre mi ha confortata spiritualmente. Adesso ho ritagliato un attimo di tempo nelle attività della giornata. […] Per il momento desideravo condividere innanzitutto la gioia per la testimonianza di Letizia a proposito della Messa tradizionale a cui ha partecipato. Anche la mia esperienza è stata molto simile. Io sono fortunata perché a Milano si celebra tutte le domeniche: partecipare sempre per me è stato come un "punto di non ritorno". Ovviamente sono molto felice di sapere che sempre più persone seguono questa meravigliosa liturgia che tanto ci avvicina a Nostro Signore.
Poi ti volevo dire che anch'io ho esultato per il Brexit. […] Quando il potere economico, svincolato da una gestione in una visione trascendente della vita, genera povertà e disoccupazione [...] merita di essere fermato.
Maristella
Cara sorella in Cristo,
il Redentore Divino ci ha insegnato a valutare le cose in base ai frutti. Noi vediamo che da un punto di vista economico le cose vanno meglio nei paesi europei che non aderiscono all'UE (mi riferisco principalmente alla Svizzera e alla Norvegia). Penso che anche il Regno Unito, dopo che sarà effettivamente uscito dall'UE, avrà uno sviluppo maggiore rispetto ad oggi (proprio come le già citate Norvegia e Svizzera). Già adesso in UK le cose vanno meglio rispetto all’Italia, poiché lì hanno saggiamente conservato la sovranità monetaria (hanno fatto bene a tenersi la sterlina). In UK coloro che hanno votato a favore per il Brexit sono stati principalmente i ceti poveri (quelli che stanno subendo maggiormente le conseguenze delle politiche di austerity), mentre nei ricchi quartieri borghesi di Londra ha stravinto il "remain".
Perché tanta gente umile è delusa dalla situazione attuale? Evidentemente le cose non stanno andando bene.
Alcuni dicono che bisogna restare nell'UE per poterla riformare dall'interno, ma questi discorsi li sento da decenni e le cose continuano ad andare nello stesso modo. Pertanto, visto che non si riesce a cambiare la situazione, l'unica alternativa è l'uscita dall'UE, come saggiamente ha deciso di fare la maggioranza del popolo britannico.
Penso che negli ambienti tradizionali siano quasi tutti favorevoli all'uscita dall'UE. Il problema non è solo da un punto di vista economico (austerity, perdita della sovranità monetaria, ecc.), ma anche sul piano dei valori non negoziabili. Troppe volte abbiamo visto arrivare dall'UE dei pronunciamenti a favore dell'ideologia gender, dell'aborto e di cose di questo genere. I progressisti di tutte le risme stanno tentando di trasformare l'Europa in una sorta di gaylandia, indottrinando i cittadini sin dalla più tenera età all'ideologia omosessualista. Hanno già cominciato a fare propaganda gay nelle scuole e persino negli asili nido, dove ai bimbi vengono raccontate fiabe in salsa omosex. Noi cristiani non siamo xenofobi e non odiamo nessuno, però non possiamo condividere il fatto che vengano imposte delle ideologie che offendono gravemente Dio. Noi non vogliamo che l'Europa si trasformi in gaylandia, cioè in una sorta di Sodoma del terzo millennio.
Il popolo britannico ha mostrato al mondo di avere la "schiena dritta", cioè di non essersi piegato di fronte alle forti pressioni provenienti dal mondo dell'alta finanza, dagli ambienti massonici, e di altri poteri forti che detengono in mano le redini del mondo globalizzato, i quali hanno fatto di tutto per “convincere” gli elettori del Regno Unito a votare per restare nell'UE.
Penso che l'Italia sia avviata a un lento declino economico. È in corso una desertificazione industriale. Molti imprenditori preferiscono chiudere le loro imprese in Italia per trasferirle non solo nei Paesi in via di sviluppo, ma persino in Svizzera. Ma se le imprese chiudono, è ovvio che diventi sempre più difficile trovare lavoro. Infatti molti giovani italiani (anche laureati) stanno andando a lavorare all'estero (tra di loro ci sono pure diversi lettori del blog). La situazione è davvero drammatica, soprattutto in alcune regioni. Le cose non possono continuare così: prima o poi succederà qualcosa di epocale che porterà a un cambiamento radicale della situazione politica italiana ed europea. Ormai è solo una questione di tempo. Il Brexit potrebbe essere la miccia che fa detonare la situazione. Ecco perché ho gioito per la storica vittoria del "leave"!
A mio avviso dovrebbero essere rivisti gli accordi internazionali, a cominciare dal trattato di Maastricht, altrimenti l’economia continuerà ad essere anemica, le aziende chiuderanno, la disoccupazione resterà alta, ecc. Se non verranno attuate profonde riforme per rilanciare concretamente l’economia, poi nessuno si lamenti se altri popoli voteranno a favore dell’uscita dall’Unione Europea. Alcuni descrivono l’UE come una sorta di Eldorado, ma se fosse stata davvero tale, nessun britannico avrebbe votato a favore del Brexit. Se non verranno presi provvedimenti per migliorare la situazione, penso che nel giro di un decennio l’Unione Europea potrebbe dissolversi, poiché altri Stati potrebbero decidere di uscirne fuori.
La questione economica con quella dell’omosessualità sono strettamente intrecciate. Spesso Dio castiga già su questa Terra coloro che diffondono l’omosessualismo, quindi non mi stupirei se la situazione economica dell’Europa dovesse peggiorare. I popoli che seminano peccati raccolgono castighi. La Sacra Scrittura riporta vari esempi in proposito, basti pensare alla distruzione di Sodoma e Gomorra. O l’Europa si converte e ritorna umilmente a Cristo, oppure, se dovesse trasformarsi in gaylandia, prima o poi si sfalderà miseramente.
Approfitto dell'occasione per salutarti cordialmente e per rinnovarti i miei sentimenti di stima e di amicizia fraterna.
Cordialiter