Nonostante l'accanita opposizione degli anziani miliziani modernisti, la Liturgia tradizionale continua ad attrarre innumerevoli anime, soprattutto tra i giovani. Ripubblico l'intervista che diversi anni fa mi rilasciò Maristella al riguardo del grande interesse presente nella sua città nei confronti della liturgia tradizionale.
- So che frequenti la Messa domenicale in Rito Ambrosiano antico, la quale a Milano si celebra nella bella chiesa di Santa Maria della Consolazione, nei pressi del Castello Sforzesco. In genere sono numerosi i fedeli che partecipano a questa Messa?
- La chiesa è sempre piena. Ci sono persone di tutte le età: quello che mi riscalda il cuore è notare famiglie con bambini e ragazzi e un buon numero di giovani. Sono grata anche al parroco, monsignor Paolo Cortesi, per la squisita accoglienza e la preziosa collaborazione.
- Anni fa la Messa in Rito Ambrosiano antico veniva celebrata nella chiesa di San Rocco al Gentilino. Hai notato un incremento di fedeli da quando vi siete trasferiti nella chiesa di Santa Maria della Consolazione?
- Sì, il numero dei fedeli è sicuramente aumentato anche per la presenza di turisti stranieri. Ricordo un gruppo di ragazze orientali, con i loro veli sul capo e le corone del Rosario in mano; turisti tedeschi con lo zaino e il messale. Chi è abituato al Rito antico lo cerca anche all’estero, perché poi si trova come “a casa” . Io stessa, a Dublino, avevo cercato con internet dove si tenesse la Messa tradizionale. Santa Maria della Consolazione si trova a due passi dal Duomo, davanti al Castello sforzesco, a pochi metri da una fermata della metro e si inserisce bene in un itinerario milanese. Il trasferimento dalla chiesa del Gentilino, più grande ma piuttosto decentrata, si era reso necessario per motivi di sicurezza: cadevano pezzi di intonaco dal soffitto.
- Sai se tra i fedeli che frequentano in maniera più assidua la Messa in Rito Ambrosiano antico sia nata qualche forma di aggregazione o di collaborazione?
- Molti si conoscono bene tra loro, perché è circa da 30 anni che viene celebrata. Quando io sono arrivata la prima volta alcuni di loro mi hanno aiutata a seguire la Messa, che è molto diversa da quella del novus ordo. Ci sono persone che si occupano stabilmente degli arredi liturgici, altre del servizio all’altare. E’ presente un coro che esegue i meravigliosi canti della tradizione.
- So che dopo la Messa rimani in chiesa per ringraziare nel tuo cuore Gesù per essersi unito a te mediante il Santissimo Sacramento. Il Grande Papa Pio XII nella splendida Encicica "Mediator Dei" esorta i fedeli a fare il ringraziamento dopo la Messa. Oltre a te, anche altri fedeli al termine della celebrazione rimangono in chiesa a ringraziare il Redentore Divino?
- Dopo la Messa, circa una decina di persone resta in Chiesa raccolta in preghiera personale. Io resto al mio posto inginocchiata. Poi mi fermo a contemplare la statua di Gesù crocifisso. Faccio la mia ultima genuflessione ed esco.
- All'incirca per quanti minuti rimani in chiesa dopo la Messa per ringraziare, adorare e amare da cuore a Cuore l'amatissimo Gesù?
- Attendo con gioia la domenica e i giorni di precetto. Mi sveglio presto e arrivo in Chiesa in tempo per poter recitare il Rosario in latino con gli altri fedeli. In me c’è una vivissima commozione, veramente una preghiera da cuore a Cuore. Quando inizia il Canone non riesco a trattenere le lacrime. Dopo l’Eucarestia inizio il ringraziamento, che poi proseguo dopo la Messa. Se fosse per me resterei per delle ore. Mi trattengo in chiesa per circa quindici-venti minuti, poi esco perché inizia la celebrazione successiva.
- La prima volta che sei andata a una Messa in rito antico, ti sei trovata subito a tuo agio, oppure sei rimasta un po' "spaesata"?
- La prima volta che ho partecipato a una Messa in rito antico ho provato una fortissima emozione: il mio cuore batteva forte, temevo che chiunque potesse sentirlo. Non capivo, non mi raccapezzavo ma dentro di me c’era una gioia incontenibile. Come se avessi trovato qualcosa che la mia anima attendeva da sempre… come pioggia su un terreno arido. Lì ho percepito la Presenza del Signore: Lui si sacrificava per me, per tutti noi. Lui era vicino, tanto vicino. Nel silenzio profondo di alcuni momenti, nei gesti misurati e colmi di significato, nella riverenza, nella bellezza struggente dei canti, nell’incenso che si diffondeva mi sembrava di poter toccare con mano il Sacro. Poco dopo ho iniziato a frequentare costantemente la Messa ambrosiana vetus ordo ed ho compreso di essere giunta a un “punto di non ritorno”. Ho imparato a portare sempre il velo: credo che per noi donne sia importante. Cela le nostre chiome, è un efficace rimedio alla vanità.
- Sei mai andata alla Messa in Rito Romano antico che a Milano veniva celebrata qualche volta al mese presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore?
- Sì, la prima Messa in Rito antico l’ho seguita proprio lì, accompagnata da un amico.
- Se a Milano nascesse qualche forma di aggregazione per fedeli laici legati alla Liturgia tradizionale e desiderosi di praticare con fervore le virtù cristiane e di progredire nel camino di perfezione, saresti interessata a prendere parte all'iniziativa?
- Io sarei molto interessata: tutto ciò che può aiutarmi a fare la volontà del Signore per me ha un grandissimo valore!