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domenica 5 febbraio 2017

Circa Papa Bergoglio

Ripubblico una vecchia e-mail di una giovane lettrice del blog che mi chiese cosa ne pensassi del pontificato di Papa Francesco.


Gentile Cordialiter, 
                               ho scoperto oggi il tuo blog, e mi ha fatto molto piacere scoprire attraverso di esso che tuttora esistono tante persone, anche molto giovani, che cercano la fede e soprattutto che cercano Dio, non solo in modo superficiale, dimenticando la ricerca nella vita pratica, ma cercando di trasformarsi e trasformare le proprie azioni in qualcosa che possa essere degno del Signore. Questo mi ha molto colpito, perché nella mia giovane vita (ho 24 anni), ho conosciuto davvero poche persone [...] con reale interesse in Dio, nella giustizia e nella fede.

Ciononostante io non sono cattolica. Non sono cattolica perché il cattolicesimo si basa sulla Chiesa […]. A questo proposito ti scrivo perché sono curiosa di sapere cosa pensi dell'attuale Papa. [...] Ho letto che giustamente ritieni il progressismo, il modernismo, i pensieri di sinistra lontani dalla via tradizionale e dalla via del Signore, io non posso che trovarmi in accordo con te in merito a questo, e da qui nasce dunque la mia curiosità: ritieni Papa Francesco degno della Chiesa? [...]

Con molto interesse leggerò ciò che hai da dire a riguardo. Non mi aspetto, né trovo rilevante sapere se deciderai di pubblicare o meno questa mail (se lo farai ti chiedo l'anonimato ma so che già agisci così), perché posso immaginare come potrebbe metterti in difficoltà dover pubblicare queste parole e la tua opinione a riguardo, ma sarò felice se vorrai condividere con me la tua visione.

Per essere chiara, penso sia il caso di specificare inoltre che non sono cattolica [...], ma ho profondo rispetto ed empatia per chiunque ricerchi Dio attraverso il cattolicesimo o attraverso il suo cuore, tanto che se avessi fede nella Chiesa quanta ne ho in Gesù e in Dio potrei pensare di prendere i voti, :) perché nonostante io non sia classificabile, penso tu possa aver capito che sono molto spirituale e sebbene io creda di essere solo all'inizio, tengo a fare in modo che io (e la mia vita) sia al Suo servizio e in accordo con il Suo volere e disegno. 

In attesa di una tua risposta, ti ringrazio per il lavoro che svolgi poiché in un'epoca così buia è sempre di enorme conforto vedere come con forza e perseveranza la luce riesce ancora a farsi strada, questo mi ridà speranza e forza.

I miei migliori auguri, 

(lettera firmata)



Carissima in Cristo,
                                 rispondo volentieri alla tua e-mail, nella speranza di poter esserti di qualche utilità.

Io ho sempre creduto in Dio, infatti è assurdo credere che l’universo si sia creato da solo per puro caso, poiché il nulla non può creare qualcosa. Tuttavia quando avevo circa 16 anni, notando il modo incoerente in cui vivevano molti preti e religiosi, provavo disprezzo nei confronti del clero, che io consideravo la “Chiesa”. Poi ebbi la grazia di leggere la prima biografia su San Francesco d’Assisi scritta da Tommaso da Celano. A quei tempi la situazione del clero era drammatica, molti ecclesiastici vivevano in maniera “poco edificante”, tra l’altro era ancora diffusa la piaga del nicolaismo (la convivenza “more uxorio” tra un prete e una concubina). Un giorno Gesù chiese al Poverello di Assisi di riparare la sua Chiesa che era in rovina. A differenza di Pietro Valdo, il quale fondò una nuova “Chiesa”, Francesco restò all’interno della Chiesa Cattolica contribuendo alla sua riforma. La stessa cosa hanno fatto tutti i santi: nonostante il cattivo esempio di una parte del clero, rimasero cattolici e vissero da veri seguaci di Gesù Cristo. Pertanto, grazie all’esempio dei santi, capii che stavo sbagliando, infatti per essere davvero un buon cristiano dovevo seguire la scelta dei santi, che rimasero tutti fedeli all’unica Chiesa fondata da Cristo. Comunque anche oggi ci sono dei preti zelanti che non si sono lasciati corrompere dalla mentalità mondana (tra di essi ci sono anche vari sacerdoti che seguono i miei blog).

Molti pensano erroneamente che la Chiesa sia un’istituzione umana e che comprenda solamente il clero. In realtà la Chiesa è un’istituzione divina, perché è stata fondata da Gesù buono. Ma che cos’è la Chiesa Cattolica? È il Corpo Mistico di Cristo: Egli è il capo, mentre tutti i fedeli (non solo il clero) sono le membra.  

Non dobbiamo lasciare la Chiesa nelle mani dei modernisti bensì dobbiamo continuare la buona battaglia della fede al suo interno, come fecero i santi. Ad esempio ai tempi di Sant’Atanasio dilagava la pestifera eresia ariana, la quale negava la divinità di Cristo. Atanasio, zelantissimo vescovo, conservò la vera fede ma dovette soffrire molte persecuzioni all’interno della Chiesa. Non cadde nell’errore di fondare una nuova Chiesa, ma rimase cattolico, vinse la battaglia della fede e adesso la sua anima in Cielo gode la visione beatifica di Dio. Del resto noi non dobbiamo praticare la Religione cattolica per far piacere ai preti, bensì per dare gusto a Dio.

Diverse persone mi hanno chiesto qual è il mio giudizio su Papa Francesco. Lascio volentieri a Cristo Giudice il compito di giudicare gli altri, poiché solo Dio conosce i cuori e le intenzioni di ciascuno. Ma se il giudizio sulle persone è una prerogativa del Signore, noi possiamo constatare i frutti delle opere compiute dagli altri.

Gesù ci ha insegnato che gli alberi buoni danno frutti buoni, mentre gli alberi cattivi danno frutti cattivi. Se un Papa è secondo il cuore di Dio, le cose nella Chiesa vanno molto bene durante il suo pontificato: nomina buoni vescovi che a loro volta formano nei seminari dei sacerdoti zelanti, insegna la Dottrina Cattolica in maniera chiara e precisa (evitando di usare espressioni ambigue che causano confusione tra i fedeli), combatte gli errori dogmatici e i vizi che dilagano nell’orbe, corregge i vescovi “poco zelanti” che governano male le proprie diocesi, aiuta le comunità religiose fervorose e osservanti mentre quelle rilassate cerca di correggerle e di riportarle al loro antico splendore, le vocazioni religiose e sacerdotali beneficiano di un vistoso incremento, molti fedeli laici si convertono e cominciano a vivere in maniera coerente col Vangelo e a praticare un’intensa vita spirituale, molti eretici e pagani abiurano i propri errori e abbracciano la fede cattolica, ecc. In base a queste cose puoi valutare tu stessa quali siano i Pontefici che hanno dato tanti frutti buoni alla Chiesa. Da parte mia preferisco non esprimermi su questo o quel Papa, anche perché altrimenti darei l’impressione di essere una persona superba che dà le “pagelle” ai Pontefici.

Ma come mai non tutti i successori di San Pietro vengono ricordati con venerazione? La risposta la dà San Vincenzo di Lerins, secondo cui alcuni Papi vengono donati da Dio, altri vengono solamente “tollerati” da Lui, e altri ancora vengono inflitti alla Chiesa come castigo. Alcuni si domanderanno: “Ma come è possibile ciò? I Pontefici non vengono eletti da Dio?”. In realtà il Signore non vuole costringerci a fare il bene, perché altrimenti le nostre buone opere non sarebbero frutto di amore nei suoi confronti, ma solamente frutto di costrizione, e quindi senza valore meritorio. Pertanto quando i cardinali si riuniscono in conclave, lo Spirito Santo si limita ad illuminare le loro menti per “suggerire” qualche buon nominativo da eleggere, ma non costringe i porporati a seguire il suo consiglio. Se ad esempio viene eletto un Papa simoniaco (cioè che ha comprato l’elezione) oppure lussurioso (magari anche con concubina e figli a carico), di certo non è colpa dello Spirito Santo se una persona del genere prende in mano le redini della Chiesa. Dio è infinitamente misericordioso, ma è anche infinitamente giusto, pertanto premia il bene e castiga il male. Ai tempi dei re di Israele il Signore castigò i peccati del popolo tollerando che salissero al potere dei monarchi che governavano in maniera pessima. Una cosa del genere avviene nella Chiesa: gli ecclesiastici “poco zelanti” sono un castigo di Dio. Nel “Dialogo della Divina Provvidenza” l’Eterno Padre disse a Santa Caterina da Siena che per donare alla Chiesa buoni ecclesiastici desiderava le preghiere, le sofferenze e le lacrime delle anime pie (cfr. capitolo 129).

Anche se la situazione generale appare disastrosa a causa della galoppante secolarizzazione della società in cui viviamo, in fondo mi sento sereno perché so che il demonio non riuscirà a portare alla perdizione gli eletti. Inoltre sono fiducioso che presto accadrà qualcosa di epocale che faciliterà la conversione di tante anime, le quali sono state redente a caro prezzo da Nostro Signore Gesù Cristo. 

Spero tanto di esserti stato di qualche utilità con questa e-mail. Se vorrai continuare a scrivermi, sappi che sarò lieto di risponderti. Ho fiutato un grosso bottino per la causa di Dio, infatti penso che tu sia una di quelle anime che se si convertono seriamente e si impegnano nel cammino di perfezione cristiana, possono dare tanta gloria al Signore e contribuire a fare del bene a molte altre persone.

Approfitto dell’occasione per salutarti cordialmente nei Cuori di Gesù e Maria.

Cordialiter