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giovedì 2 marzo 2017

Prelatura San Pio X

Se Benedetto XVI avesse concesso uno status canonico alla Fraternità Sacerdotale San Pio X, si sarebbe scatenata una sollevazione popolare dei modernisti, fomentata dai media laicisti, i quali lo avrebbero accusato di essere un "Pontefice cripto-lefebvriano". Invece Papa Bergoglio gode di molta popolarità, quindi se sdoganasse la FSSPX non verrebbe accusato di essere un “Papa lefebvriano”, ma verrebbe “assolto” facilmente; giustificherebbero il suo gesto come una semplice risoluzione di una questione tra preti.

A quanto pare Francesco sembra fortemente intenzionato a concedere alla Fraternità San Pio X lo status canonico di “prelatura personale”, consentendole così di poter vivere in santa pace “l’esperienza della Tradizione”. Secondo me la “Prelatura San Pio X” avrà molta più libertà d’azione rispetto all’unica prelatura oggi esistente, ossia quella dell’Opus Dei. Infatti la prelatura è solo una “struttura giuridica”, una sorta di “contenitore”, alla quale la Santa Sede può concederle tutte le facoltà che desidera. Insomma a mio avviso la “Prelatura San Pio X” assomiglierà ad una sorta di “amministrazione apostolica”, cioè una specie di “diocesi” per fedeli legati alla liturgia tradizionale. Nel 2000, durante il pontificato di Papa Wojtyla, a Mons. Bernard Fellay, Superiore Generale della Fraternità San Pio X, era stata offerta un’amministrazione apostolica. Fu lui stesso a rivelarlo in un’intervista rilasciata nell'estate del 2001 alla rivista “Pacte”. Ecco quel che disse a suo tempo: 

"Innanzi tutto, l’autunno scorso, Roma ci ha interpellati in maniera del tutto nuova e ci ha fatto delle proposte che ancora oggi è difficile valutare completamente nella loro portata reale. In effetti, giuridicamente, non si erano mai viste tante facilitazioni. Mai avremmo immaginato che Roma potesse presentarci una proposta simile. Senza dubbio avrete sentito parlare dell’idea di una amministrazione apostolica. La Fraternità San Pio X sarebbe stata integrata in una amministrazione apostolica. Che significa? L’amministrazione apostolica, ordinariamente, è una struttura diocesana, o quasi, in una data situazione di crisi, su un territorio determinato. Ebbene, per noi questo territorio sarebbe stato il mondo intero. In altre parole ci è stata offerta una struttura che coprirebbe il mondo intero, una specie di diocesi personale… […] L’amministrazione apostolica è più di una prelatura personale. [...] L’Opus Dei, che è la prelatura personale oggi esistente, [...] non può agire all’esterno senza l’accordo del vescovo. Con l’amministrazione apostolica noi sfuggiremmo a questa restrizione. Potremmo condurre un’azione apostolica autonoma senza bisogno di chiedere alcuna autorizzazione al vescovo diocesano, poiché saremmo una vera diocesi la cui particolarità è quella di estendersi nel mondo intero. È molto importante che sia stata avanzata questa proposta, essa potrà rappresentare, da un punto di vista giuridico, un punto di riferimento, un elemento di comparazione".

Durante il pontificato di Benedetto XVI alla Fraternità San Pio X venne offerto lo status giuridico di “prelatura personale”, ma è logico supporre che si trattasse di una struttura canonica con poteri per certi aspetti simili a quelli di un’amministrazione apostolica, altrimenti la proposta non avrebbe potuto suscitare particolare interesse nello stato maggiore della FSSPX.

Papa Francesco è un uomo pratico, e durante il suo pontificato ha mostrato diverse volte benevolenza nei confronti della Fraternità San Pio X, senza che nessun personaggio degli ambienti progressisti osasse criticare pubblicamente le sue aperture nei confronti dei lefebvriani. Ci sono alte probabilità che entro l’anno la FSSPX venga trasformata in una prelatura personale. Per il momento dal quartier generale di Menzingen (Svizzera), i vertici della Fraternità fondata da Mons. Lefebvre (nelle foto a lato) non hanno rivelato i dettagli della bozza del nuovo statuto che regolamenterà la vita della prelatura. Penso che molti si domandino quanti saranno i vescovi di cui potrà disporre la “Prelatura San Pio X” per le proprie esigenze pastorali, e il modo in cui verranno scelti (una soluzione potrebbe essere quella di consegnare alla Santa Sede delle terne di nomi tra cui effettuare la scelta). Ma soprattutto sarebbe interessante sapere chi sceglierà il prelato che governerà la nuova prelatura (mi sembra più probabile che verrà eletto dal clero della della FSSPX e poi confermato dalla Santa Sede, come avviene in certe diocesi di riti orientali).

Staremo a vedere quel che accadrà in futuro, non ci resta che pregare e affidare la vicenda alla Divina Provvidenza, affinché diriga le cose nel modo più utile al bene delle anime.