Una ragazza mi ha scritto per lamentarsi circa l'abuso dell'utilizzo dei ministri straordinari della Comunione.
Ciao, [...]. Questa sera ho avuto l'occasione di accedere al suo blog! (un po' per caso, poiché le mie ricerche erano improntate sulla ricerca di materiale per un incontro di preghiera). Ritrovandomi sul suo blog, ho iniziato a leggere i primi 2 articoli, ma man mano ho fatto scorrere tutta la pagina. E non posso nasconderle che in alcuni articoli ho rivisto le mie stesse situazioni, soprattutto una in cui mi sto trovando proprio in quest'ultimo periodo e per la quale chiedo preghiera, poiché mi trovo a dover fare una scelta decisiva, ma che ancora non è chiara in me! Sono molto combattuta. Comunque, grazie anche alla mia famiglia, Gesù è una parte di me che è entrata a far parte della mia vita e che affascina il mio cuore; da un anno ho anche una sorella che entrata in un monastero di vita contemplativa benedettina.
Volevo comunque sapere [...] vedendo i saggi consigli che dà, mi sento di farle una domanda che da tempo volevo porre a qualcuno che mi potesse dare una risposta neutrale e non influenzata da alcunché. […] Cosa ne pensa dei ministri straordinari della comunione (laici) all'interno della Chiesa? Mi può spiegare quali sono le regole che la Chiesa ha dettato al riguardo?
[…] La prego di scusarmi se mi sono dilungata, ma spero di avere una sua risposta. Intanto la ringrazio e la saluto in Gesù e Maria.
(Lettera firmata)
Gentile lettrice,
dammi pure del tu, lo preferisco.
Ti ringrazio di avermi scritto, spero di riuscire a chiarire le questioni che mi hai posto. Mi fa piacere constatare la tua delicatezza di coscienza.
La Chiesa ha istituito i ministri straordinari della Comunione per aiutare i sacerdoti in casi... straordinari. Il problema è che spesso c'è un abuso nel loro utilizzo. La Santa Sede nell'Istruzione “Redemptionis sacramentum” del 2004 ha testualmente affermato: “Soltanto in caso di vera necessità si dovrà ricorrere all’aiuto dei ministri straordinari nella celebrazione della Liturgia. Ciò, infatti, non è previsto per assicurare una più piena partecipazione dei laici, ma è per sua natura suppletivo e provvisorio. […] Se è di solito presente un numero di ministri sacri sufficiente anche alla distribuzione della santa Comunione, non si possono deputare a questo compito i ministri straordinari della santa Comunione. In simili circostanze, coloro che fossero deputati a tale ministero, non lo esercitino. È riprovevole la prassi di quei Sacerdoti che, benché presenti alla celebrazione, si astengono comunque dal distribuire la Comunione, incaricando di tale compito i laici. […] Il ministro straordinario della santa Comunione, infatti, potrà amministrare la Comunione soltanto quando mancano il Sacerdote o il Diacono, quando il Sacerdote è impedito da malattia, vecchiaia o altro serio motivo o quando il numero dei fedeli che accedono alla Comunione è tanto grande che la celebrazione stessa della Messa si protrarrebbe troppo a lungo. Tuttavia, ciò si ritenga nel senso che andrà considerata motivazione del tutto insufficiente un breve prolungamento, secondo le abitudini e la cultura del luogo” (LEV).
Come hai potuto leggere tu stessa, la Sede Apostolica ammette l'uso dei ministri straordinari in chiesa solo in casi rari, ad esempio se c'è un enorme concorso di fedeli.
Spero tanto di esserti stato di qualche utilità. Se hai altre domande, non esitare a scrivermi.
Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali saluti in Gesù e Maria.
Cordialiter