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sabato 30 marzo 2019

Radicali modifiche

Un lettore mi ha fatto alcune domande sulle radicali modifiche che hanno riguardato il rito romano. Ecco la mia risposta.


Caro fratello in Cristo,
                                      per noi che amiamo la liturgia tradizionale non è un problema partecipare attivamente ad un rito in latino e con lunghi momenti di apparente silenzio. Purtroppo c'è tanta gente che non è preparata, durante il Canone della Messa, a fare orazione mentale e offrirsi in oblazione insieme alla Vittima che si immola nella rinnovazione incruenta del Santo Sacrificio. Per diffondere il rito antico c'è bisogno di "addestrare" le anime e far comprendere la sua misteriosa bellezza. A tal proposito dobbiamo tutti impegnarci maggiormente.

Circa i cambiamenti, bisogna dire che la costituzione "Sacrosanctum Concilium" sulla sacra liturgia aveva chiesto di effettuare solo delle lievi modifiche, dei piccoli ritocchi. Comunque, nulla capita per caso, tutto avviene per volontà o almeno per permissione di Dio. Ciò che è avvenuto nel campo liturgico, Dio non l'ha impedito nella speranza di trarne un bene maggiore che noi adesso ignoriamo, ma che un giorno comprenderemo pienamente.

Per quanto riguarda gli abusi liturgici che dilagano in tante chiese, io penso che siano un castigo divino. Nella Sacra Scrittura si raccontano episodi di gravi profanazioni nel Tempio di Gerusalemme o altri fatti del genere. Dio non voleva che venissero commessi, ma non li impediva perché voleva punire il popolo ebraico per i suoi peccati, e indurlo così a conversione.

Prima o poi sorgeranno dei nuovi Maccabei che libereranno la Chiesa dalle piaghe che oggi l'affliggono. È solo una questione di tempo.

In Corde Regis,

Cordialiter