La formazione teologica e i requisiti accademici
Il primo passo fondamentale è conseguire un titolo di studio in scienze religiose o teologia. I titoli riconosciuti sono:
Laurea in Scienze Religiose: si consegue in un Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR), che sono istituzioni ecclesiastiche associate a una facoltà teologica o università civile. Esiste un corso triennale (laurea) e uno biennale (laurea magistrale).
Laurea in Teologia: si ottiene frequentando una Facoltà Teologica.
Questi percorsi di studio non solo forniscono una solida base dottrinale, ma preparano anche alla didattica della religione, con corsi di pedagogia, psicologia dell'età evolutiva e storia della Chiesa.
L'Idoneità all'Insegnamento
Una volta ottenuta la laurea, non si è ancora pronti per la cattedra. È necessario ottenere un'idoneità all'insegnamento rilasciata dall'Ordinario diocesano del luogo in cui si intende insegnare (di solito il Vescovo). Questo atto è una vera e propria certificazione della preparazione teologica e dell'idoneità morale e di vita del candidato. L'idoneità non è permanente, ma va rinnovata periodicamente, solitamente ogni anno, per confermare la piena comunione con la Chiesa.
L'Incarico e la procedura di nomina
Una volta in possesso del titolo accademico e dell'idoneità, l'aspirante insegnante può proporsi per un incarico. A differenza di altre discipline, l'insegnante di religione non viene reclutato tramite concorso pubblico statale, ma attraverso una nomina da parte delle autorità scolastiche, su indicazione del Vescovo diocesano.
Esistono due tipi di contratti:
A tempo determinato: la nomina ha una durata annuale.
A tempo indeterminato: l'insegnante viene stabilizzato, di solito dopo un periodo di prova, e può godere dei diritti e dei doveri di tutti i docenti di ruolo.
Per ottenere un incarico, l'insegnante deve presentare la propria candidatura presso l'Ufficio Diocesano per l'Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) della diocesi in cui desidera lavorare. Sarà l'ufficio a gestire la documentazione e a proporre la nomina al Dirigente Scolastico della scuola o delle scuole in cui c'è bisogno di un docente.
Lo stipendio e la figura professionale
La retribuzione dell'insegnante di religione è allineata a quella degli altri docenti della scuola pubblica, in base al numero di ore settimanali e all'anzianità di servizio. La figura professionale non è solo quella di un "maestro di dottrina", ma di un educatore che aiuta gli studenti a riflettere sui grandi interrogativi dell'esistenza, sulla dimensione religiosa dell'uomo e sul senso della vita, in dialogo con le diverse culture e tradizioni. La preparazione richiesta non è quindi solo accademica, ma implica anche una profonda motivazione personale e un costante aggiornamento.
