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sabato 11 ottobre 2025

Il Rito Mozarabico (lk)

 

Il Rito Mozarabico è uno dei riti liturgici più antichi della Chiesa Cattolica. Non rientra nei riti cattolici orientali, ma è un raro esempio di rito occidentale antico (chiamato anche Rito Ispanico o Visigotico) che è sopravvissuto all'uniformazione con il Rito Romano.
 

Ecco un approfondimento sulla sua storia e le sue caratteristiche:


 

Storia e Origine del Rito Mozarabico

 

Dalle Origini alla Caduta Visigota

Il Rito Mozarabico affonda le sue radici nella primitiva Chiesa di Hispania (Penisola Iberica). Sviluppatosi a partire dal IV secolo, raggiunse il suo massimo splendore sotto il Regno Visigoto di Toledo. È un rito autoctono che ha contribuito in modo significativo al patrimonio liturgico della Chiesa antica.

Il Periodo "Mozarabico"

Dopo la conquista musulmana della Penisola Iberica (inizio VIII secolo), i cristiani che rimasero a vivere sotto il dominio islamico furono chiamati "Mozárabes" (dall'arabo, che significa "quelli che vivono tra gli arabi"). Furono proprio questi cristiani a conservare gelosamente il rito tradizionale ispanico. L'appellativo "Mozarabico" si riferisce quindi alla forma della liturgia usata da questa comunità durante la dominazione araba.

La Scomparsa e la Conservazione

A partire dall'XI secolo, con la Riconquista cristiana della Spagna, la Curia Romana promosse l'adozione del Rito Romano in tutta Europa, sostituendo progressivamente il rito ispanico. Nonostante le resistenze, il Rito Mozarabico fu quasi interamente soppresso nei regni cristiani.

Tuttavia, la sua sopravvivenza fu assicurata a Toledo. Grazie all'intervento del cardinale Francisco Jiménez de Cisneros all'inizio del XVI secolo, fu istituita una cappella nella Cattedrale di Toledo – la Cappella Mozarabica – dove il rito è stato conservato fino a oggi.


 

Caratteristiche Distintive del Rito

Il Rito Mozarabico si distingue per la sua ricchezza di preghiere e la sua solennità, con evidenti influenze ebraiche e un forte carattere identitario.

1. La Liturgia Eucaristica (Messa)

  • Variabilità delle Orazioni: A differenza del Rito Romano in cui molte preghiere sono fisse, nel Rito Mozarabico quasi tutte le orazioni e i canti sono variabili a seconda della festa o del giorno liturgico.

  • Frazione del Pane: Uno dei momenti più caratteristici è la frazione del pane consacrato. Il celebrante lo divide in nove pezzi, disponendoli sulla patena a forma di croce. Ogni pezzo simboleggia un mistero della vita di Gesù.

  • Assenza di Elevazione Post-Consacrazione: Tradizionalmente, la grande elevazione dell'Ostia e del Calice subito dopo la consacrazione non avviene (come nel Rito Romano), ma viene fatta una Dossologia prima della comunione.

  • Canto Mozarabico: Il rito è accompagnato da uno stile di canto liturgico monofonico (simile, ma distinto, al Canto Gregoriano), caratterizzato da melodie molto melismatiche (con molte note su una singola sillaba), che riflettono un'origine antichissima.

2. Struttura dei Sacramenti

La struttura della Messa, sebbene contenga gli elementi fondamentali (Liturgia della Parola e Liturgia Eucaristica), presenta ordini e formulari propri. Particolare attenzione viene data al Rito della Pace e alle intercessioni solenni (Díptica) che commemorano i santi e i defunti.


 

Il Rito Mozarabico Oggi

Oggi, il Rito Mozarabico è un rito residuale all'interno della Chiesa Latina, ma la sua celebrazione è un patrimonio vivo della Chiesa di Spagna.

  • Sede Principale: La Messa Mozarabica è celebrata quotidianamente e regolarmente nella Cappella Mozarabica della Cattedrale Primaziale di Toledo (Spagna).

  • Altre Celebrazioni: Sebbene raramente, può essere celebrato in altre località della Spagna, e in occasioni speciali.

  • Riconoscimento: San Giovanni Paolo II espresse grande stima per questa liturgia antica e nel 1992 celebrò la Messa in Rito Mozarabico a Roma, promuovendo una nuova edizione filologica del suo Messale.

Il Rito Mozarabico è una testimonianza storica unica della continuità della fede cattolica in un contesto di dominazione culturale e politica.