Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una libera donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

martedì 28 agosto 2018

Circa la richiesta di dimissioni di Papa Bergoglio

Diverse persone mi hanno chiesto qual è il mio giudizio su Papa Francesco. Lascio volentieri a Cristo Giudice il compito di giudicare gli altri, poiché solo Dio conosce i cuori e le intenzioni di ciascuno. Ma se il giudizio sulle persone è una prerogativa del Signore, noi possiamo giudicare le opere compiute dagli altri. Ad esempio possiamo dire che Stalin, Hitler, Ceausescu, Gheddafi, e tanti altri governanti hanno commesso degli atti criminali. 

Gesù ci ha insegnato che le cose si valutano in base ai frutti. Pertanto per sapere se un Papa governa bene la Chiesa bisogna valutare i risultati raggiunti. Se un Papa è secondo il cuore di Dio, le cose nella Chiesa vanno molto bene durante il suo pontificato: nomina buoni vescovi che a loro volta formano nei seminari dei sacerdoti zelanti, insegna la Dottrina Cattolica in maniera chiara e precisa (evitando di usare espressioni ambigue che causano confusione tra i fedeli), combatte gli errori dogmatici e i vizi che dilagano nell’orbe, corregge i vescovi “poco zelanti” che governano male le proprie diocesi, aiuta le comunità religiose fervorose e osservanti mentre quelle rilassate cerca di correggerle e di riportarle al loro antico splendore, le vocazioni religiose e sacerdotali beneficiano di un vistoso incremento, molti fedeli laici si convertono e cominciano a vivere in maniera coerente col Vangelo e a praticare un’intensa vita spirituale, molti eretici e pagani abiurano i propri errori e abbracciano la fede cattolica, ecc. In base a questi frutti spirituali si può valutare da se stessi  quali siano stati i Pontefici che hanno governato meglio la Chiesa. Da parte mia preferisco non esprimermi esplicitamente su questo o quel Papa, altrimenti darei l’impressione di essere una persona superba che dà le “pagelle” ai Pontefici.

Premesso tutto ciò, desidero affrontare il tema della richiesta di dimissioni di Papa Bergoglio che negli ultimi giorni è stata effettuata da più parti a seguito dello scandalo mediatico causato dalla condotta dell’ex Cardinale McCarrick. Ho letto con attenzione quel che Mons. Viganò ha scritto in proposito (il testo me lo ha inviato Chantal, una collaboratrice del blog), e mi sono fatto un’opinione personale. Ma non è di questo che voglio parlare. Del resto si sanno come stanno le cose, almeno per sommi capi. Quel di cui desidero parlare in questo post è il tema delle dimissioni di un Papa. Sappiamo che un Sommo Pontefice può dimettersi dal suo incarico di Pastore Universale della Chiesa Cattolica, purché questa scelta avvenga liberamente, senza coercizione alcuna, pensiamo ad esempio al celebre caso di Papa Celestino V (San Pietro Celestino) che liberamente e senza costrizioni nel dicembre del 1294 si dimise dopo pochi mesi di pontificato. Se un Pontefice dovesse pensare così: “Ho più di 80 anni, sono molto anziano, mi sento stanco, non ho più la forza per occuparmi dei numerosi e gravosi impegni necessari per governare efficacemente la Chiesa, pertanto intendo dimettermi e lasciare che il Sacro Collegio elegga un nuovo Vicario di Cristo”, in questo caso le dimissioni sarebbero valide, ma se dovesse pensare così: “Avrei voluto continuare a governare la Chiesa, ma a causa delle forti pressioni mediatiche ho deciso di dimettermi dal mio incarico”, in questo caso ci sarebbe il rischio che le dimissioni non siano valide, e quindi il suo “successore” (anche se fosse un uomo pio, dotto e saggio come San Pio X) non sarebbe eletto validamente. 

Dunque, che fare? Non dobbiamo vedere le cose in maniera naturale, come fanno i modernisti e i comunisti, ma in maniera soprannaturale, come fanno i santi. Quando la Beata Vergine Maria stava per essere ripudiata, avrebbe potuto andare da San Giuseppe e giustificarsi dicendogli che la sua gravidanza era avvenuta per opera dello Spirito Santo, non di un uomo di carne, ma agendo in questo modo sarebbe incorsa in diversi inconvenienti spiegati egregiamente da Don Dolindo Ruotolo nel suo interessantissimo libro intitolato “La Vita di N. S. Gesù Cristo”. In quei giorni la Madonna rischiò persino di essere uccisa, qualora il popolo avesse saputo che la sua gravidanza non era avvenuta per opera di San Giuseppe. La situazione era umanamente drammatica, ma l’Immacolata non sì disperò, confidò in Dio e lasciò a Lui il compito di risolvere il problema. Pregò sperando contro ogni speranza e il Signore intervenne ordinando a un angelo di comunicare a San Giuseppe che il bimbo nel grembo di Maria era Figlio di Dio e che veniva nel mondo per redimere il genere umano.

Quindi penso che anche noi dovremmo pregare il Signore e affidarci ciecamente nelle sue mani, lasciando che sia Lui a sistemare le cose. Dove eravamo noi mentre Dio creava dal nulla innumerevoli stelle e pianeti? Forse il Signore ha bisogno dei nostri consigli? Sarebbe assurdo il pensarlo! Se Gesù vuole dimettere un Pontefice, ha tanti modi per farlo. Di certo il Creatore dell’Universo non ha bisogno che noi gli suggeriamo quel che deve fare e quando farlo. Il Redentore Divino sa molto meglio di noi chi sono le persone da dimettere e quando dimetterle. Umanamente parlando la situazione è semplicemente drammatica a causa degli innumerevoli scandali a cui stiamo assistendo, basti pensare ai numerosi e gravi errori dottrinali che dilagano tra il clero e i fedeli laici. Ma questo non è il momento di fare raccolte di firme o incomposte proteste di piazza per chiedere le dimissioni di questo o quell’altro ecclesiastico, oppure di questa o quell’altra suora. Questo è il momento di imitare la Beata Vergine Maria quando rischiò di essere ripudiata da San Giuseppe o di venire ammazzata dal popolo venendo accusata ingiustamente di fornicazione. Se la Madonna fosse al posto nostro si affiderebbe con serena fiducia nelle mani di Dio e lo supplicherebbe di venire in nostro aiuto sistemando la situazione ecclesiale nel modo in cui Lui vorrà. Invece di confidare nei giornalisti e nelle pressioni mediatiche, bisogna confidare nella Santissima Trinità, Unico Dio.