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venerdì 29 marzo 2019

Circa le polemiche sulle canonizzazioni

Tempo fa un lettore del blog mi ha chiesto cosa penso al riguardo di alcune canonizzazioni sulle quali sono sorte delle polemiche. Ecco la mia risposta.



Salve,
           San Dismas è venerato come santo dalla Chiesa Cattolica anche se la Sacra Scrittura ci dice che fu un ladrone e osò pure ingiuriare il Redentore Divino. Anche se per gran parte della sua vita non mostrò particolari virtù eroiche di santità, ciò nonostante tutti noi siamo certi che adesso è nella gloria dei santi, visto che è morto in grazia di Dio, pentendosi delle sue colpe poco prima di morire.

Nel Giorno del Giudizio vedremo tra i santi tante persone che a noi non sembravano “particolarmente sante”, e vedremo tra i dannati tanti altri personaggi che invece ci sembravano pii e zelanti. Solo Dio conosce davvero le nostre coscienze ed è in grado di giudicarci equamente.

Molte persone fanno cose che in sé per sé sono peccaminose o perlomeno "non opportune", ma se compiute in buone fede possono addirittura essere meritorie per la vita eterna. Lasciamo che a giudicare gli altri sia Dio, e viviamo tranquilli.

Anche se una persona viene dichiarata santa, questo non significa che noi dobbiamo condividere tutte le scelte, le idee e le azioni da lei fatte nel corso della vita terrena. Per esempio io non condivido che San Pietro, prima di essere rimproverato da San Paolo, evitava di farsi vedere in pubblico in compagnia dei cristiani non circoncisi, non condivido che San Vincenzo Ferrer abbia appoggiato per un certo periodo un antipapa, non condivido che San Giuseppe Calasanzio abbia dato la sua fiducia a una persona che poi ne abusò e gli fece passare dei guai, non condivido alcune sentenze morali di Sant'Alfonso Maria de Liguori che non sono condivise da altri dotti autori, ecc. Eppure considero sante queste persone, le amo e mi affido alla loro intercessione (specialmente di Sant'Alfonso).

Del resto, non ho mai sentito in giro che qualcuno abbia avuto un miracolo dopo aver invocato Erode, Giuda, Stalin, ecc. Mentre in genere i santi, prima di essere canonizzati, devono aver compiuto alcuni miracoli. O meglio, Dio deve aver compiuto dei miracoli per loro intercessione. Dunque, se il Signore ha ritenuto opportuno esaudire le loro preghiere di intercessione, mica posso oppormi all'operato dell'Altissimo. Dio sapeva bene che quei miracoli sarebbero stati utilizzati per innalzare agli onori degli altari certe determinate persone, eppure li ha compiuti lo stesso. Posso io criticare i decreti della Santissima Trinità? Assolutamente no! Ciò che a Lui piace, piace anche a me, ciò che Lui vuole, lo voglio anche io.

I classici manuali di Teologia insegnano che le canonizzazioni sono atti infallibili, quindi l'anima di una persona canonizzata sta sicuramente in paradiso. Ad esempio l'autorevole Padre Joachim Salaverri (1892-1979) nel trattato "De Ecclesia" del manuale "Sacrae Theologiae Summa" dice che la Chiesa rivendica l'infallibilità per i decreti solenni di canonizzazione dei Santi (ed. IV, Matriti, 1958, p. 747). Il dotto Mons. Antonio Piolanti (1911-2001) nel "Dizionario di Teologia dommatica" afferma: "[…] la canonizzazione è un giudizio definitivo, infallibile, precettivo del culto" (IV ed., Studium, 1957, p. 59). Bene, ne prendo atto e mi adeguo senza problemi, venerando come sante tutte le persone canonizzate. Se poi qualcuno crede alle assurde teorie sedevacantiste, a me queste cose non interessano e non le condivido per nulla.

Cordiali saluti in Gesù e Maria.

Cordialiter