Mi dispiace molto quando qualche cattolico passa nelle file dei sedevacantisti, cioè di coloro che affermano che l'ultimo Papa della Chiesa Cattolica è stato Pio XII. Non è dichiarando vacante la Cattedra di Pietro dal 1958 che si risolvono i problemi che affliggono il Corpo Mistico di Cristo.
Le tesi sedevacantiste sono insostenibili per un cattolico. Ammetterle significherebbe negare l'indefettibilità della Chiesa e che essa è una società visibile. Inoltre Gesù verrebbe accusato di non aver mantenuto la promessa che le porte dell'inferno non avrebbero mai prevalso contro di essa.
Del resto, nessun santo vissuto nel periodo postconciliare ha mai aderito alle tesi sedevacantiste. Pensiamo ad esempio a San Pio da Pietrelcina e a Santa María Maravillas (degnissima seguace di Santa Teresa), che ebbero frequenti estasi e visioni, ma mai nessun angelo venuto dal Cielo gli disse che Paolo VI non era vero Papa.
Tra l'altro i sedevacantisti non sono nemmeno d'accordo tra di loro; infatti sono divisi in tanti gruppetti, ognuno dei quali segue una particolare tesi sedevacantista. Se un tale decidesse di aderire a questa eresia, avrebbe “l'imbarazzo della scelta” nel decidere a quale di questi gruppetti autocefali dare ragione. Sarebbe inutile cercare di comprendere quale gruppetto sedevacantista avrebbe conservato il “Depositum Fidei”, poiché nessuno di essi è stato fondato da Gesù Cristo.