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venerdì 29 marzo 2019

Se in passato avessi trovato una persona che la pensava come te...

Una lettrice mi ha fatto capire che se fosse stata più giovane… mi avrebbe chiesto di sposarla.  :-)


Carissimo, grazie per l'impegno che profondi nel tuo blog: mi sembra che lo faccia per puro amore. Ho letto qualcosa e, ti dirò, che mi affascinano le esperienze delle persone che [ti scrivono] e le risposte che tu dai loro. […] Mi ha incuriosito il tuo scritto sul fidanzamento cristiano. Se tempo fa avessi trovato una persona che la pensava come te, avrei accettato l'idea del fidanzamento (uno ne ho avuto ma finì dopo 4 anni... e fu meglio così) e del matrimonio. Ora non sono più in tempo, sia per l'età [...] che per gli acciacchi [...]. Comunque ti auguro tanta buona vita con la benedizione di Gesù, il Padre e lo Spirito Santo in Maria! 

(Lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                     ogni tanto pubblico dei post riguardanti il tema del fidanzamento e del matrimonio cristiano. In genere si tratta di brani tratti dagli scritti di Pierre Dufoyer o di qualche altro autore di retta dottrina. Personalmente sono convinto che la società in cui viviamo sia allo sbando non solo a causa della confusione dottrinale propagandata dal clero modernista, ma anche perché in molte famiglie si vive come se Dio non ci fosse. C'è tanto bisogno di famiglie veramente cristiane come quella che formarono i genitori di Santa Teresa di Lisieux. Pertanto è importante che i cattolici rimasti fedeli al Magistero perenne della Chiesa, qualora si sentano chiamati ad abbracciare lo stato di vita matrimoniale, cerchino di trovare un coniuge che desideri vivere il Vangelo in maniera profonda e coerente, e abbia il desiderio di formare una famiglia davvero cristiana, dando una buona educazione religiosa alla prole.

Ho sorriso quando ho letto che se tu da giovane avessi trovato un ragazzo che la pensava come me, probabilmente lo avresti sposato. A dir la verità ho l’impressione che molte donne abbiano una sorta di “timore” della mia visione ascetica del matrimonio, infatti diverse lettrici che inizialmente avevano manifestato il proprio interesse nei miei confronti (con qualcuna ci siamo anche incontrati di persona), successivamente si sono tirate indietro dicendomi di sentirsi ad un livello spirituale molto più basso. Ecco cosa mi ha scritto una di loro: “Caro fratello in Cristo, mi rincuora sapere che sei riuscito a comprendermi. In questo momento mi sento molto triste e a dire il vero sto anche piangendo. Credo di sentirmi un po’ in colpa per non avertelo detto prima [...]. Stavamo cercando di capire cosa il Signore voleva da noi. Sappi che, se il Signore ha scelto così, credo che sia soprattutto perché ama molto te, che Lo ricambi con un amore più grande del mio... io sono solo una povera peccatrice, con momenti di grande fervore religioso e misere cadute. Tu meriti qualcosa di meglio e te lo dico con tutto il cuore e con tutta la sincerità possibile. Tu meriti [...] una persona più coerente e forte di me. Dì una preghiera per me, ti prego, ne ho bisogno. Ricambio i tuoi saluti nei cuori di Gesù e Maria”.

La mia impressione è che inizialmente le donne nubili e cristiane siano entusiaste quando trovano un uomo che ha una visione ascetica della vita coniugale e che le rispetta sinceramente, cioè che non vuole abusare del loro corpo (tutte le persone non sposate sono tenute in coscienza a vivere in castità), mentre invece dai mondani ricevono spesso proposte immorali contrarie alla virtù della purezza. Poi, però, si lasciano prendere da una sorta di “complesso di inferiorità spirituale” che contribuisce ad indurle a tirarsi indietro. Insomma, prima mi fanno mille complimenti e si dichiarano entusiaste di avermi conosciuto, e poi mi dicono che merito di più. Anche per questo motivo ho sorriso quando ho letto la tua e-mail, infatti penso che solo una donna che ha una solida mentalità di stampo tradizionale possa “sopportare” un uomo profondamente legato alla Tradizione Cattolica. 

Comunque, anche io ho i miei difetti, quindi non rimpiangere di non avermi conosciuto quando eri una "ragazza in età da marito" (anche perché io all’epoca ero solo un bambino).  :-)

In Corde Matris,

Cordialiter